Il telesoccorso stenta a decollare

di Francesco Fain
CORMONS
Stenta a decollare il telesoccorso nel Cormonese. L’argomento torna prepotentemente d’attualità dopo la morte solitaria di Brazzano. La nostra provincia, a differenza delle altre e a giudicare dalle domande di attivazione del servizio, denota poca conoscenza dell’esistenza di una così preziosa risorsa.
Nella nostra regione gli anziani (ultra 65enni) rappresentano il 22% degli abitanti rispetto al 18% della media nazionale. Il 6% inoltre è ultraottantenne per un totale di oltre 73.000 persone su una popolazione di 1.207.000 abitanti.
Nel territorio dell’Ass isontina, su una popolazione di 136.491 abitanti gli anziani ultra 65enni sono 30.764 pari al 22,5% della popolazione e, gliltra 80enni, sono 7.857 pari al 5,8% (dati Istat ultimo censimento). In questa area il servizio di telesoccorso e telecontrollo è stato assegnato dalla Regione, attraverso i distretti sanitari e i servizi sociali, a 406 persone su 3.536 in Friuli Venezia Giulia (la disponibilità ricordiamo è di 3.700 utenti, incrementabili in base alle richieste del servizio).
Per quanto riguarda i dati di attività registrati nell’Ass isontina, lo scorso anno sono stati teleassistite complessivamente a domicilio 484 persone quasi esclusivamente anziane, sole e a rischio sociosanitario. Dall’analisi del profilo dell’utente-tipo emerge che l’età media è superiore agli 80 anni e che le patologie, multiple e croniche, tipiche dell’età senile sono 3 pro capite (prevalgono le patologie osteoarticolari, seguite dalle cardiopatie, dai problemi motori e circolatori). L’88% è di sesso femminile e solo il 12% di sesso maschile. L’87% vive da solo e solo il 13% ha un convivente (generalmente anziano e fragile). Nel 92% dei casi l’autosufficienza è solo parziale. I vedovi rappresentano il 79%, i celibi/nubili l’ 11%, i divorziati/separati il 3% e solo il 7% risulta coniugato.
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