Il tennis giocato sulla neve nato dall’idea di Riccardo
Lo scorso weekend sulle nevi di Tarvisio è andato in scena un evento sportivo molto particolare: l’edizione zero di una nuova disciplina, lo Snow Tennis. Inserita nel calendario della sesta edizione...

Lo scorso weekend sulle nevi di Tarvisio è andato in scena un evento sportivo molto particolare: l’edizione zero di una nuova disciplina, lo Snow Tennis. Inserita nel calendario della sesta edizione del torneo di Snow Rugby, che si è svolto sabato e domenica scorsi ai piedi della pista Di Prampero, la nuova disciplina ha riscosso un ottimo successo, con un buon numero di squadre che si sono sfidate colpo a colpo per conquistare la vittoria.
A inventare lo Snow Tennis è stato un triestino, il 41enne Riccardo Riosa, istruttore di tennis professionista e organizzatore di eventi sportivi legati a questa disciplina. «Dopo aver dato vita a tornei su terra battuta, su erba sintetica e su sabbia, mi è venuta l’idea di tentarne uno anche sulla neve – racconta Riosa –. Così è nato lo Snow Tennis, che a quanto mi risulta è uno sport assolutamente nuovo». Si gioca in coppia con le stesse regole del Beach Tennis: rete al centro con un’altezza di metri 1,70, pallina depressurizzata e quindi più morbida di quella tradizionale da tennis, racchettoni e nessun rimbalzo concesso, ma gioco in aria. Per affrontare al meglio la competizione conviene vestirsi con pantaloni da sci e giubbotto, che poi si toglierà per il caldo e per rendere più fluidi i movimenti rimanendo in felpa e maglietta termica. Ai piedi conviene calzare scarpe resistenti all’acqua, perché se il campo all’inizio è ben battuto poi inevitabilmente con il gioco il suolo si deteriora, come sul campo da beach.
«Questo primo tentativo ci è servito per testare la nuova disciplina – spiega Riosa –: ora che abbiamo verificato che funziona abbiamo intenzione di riproporla. Probabilmente organizzeremo il prossimo torneo a marzo in Austria, a Bad Kleinkirchheim, unendolo a una gara di sci». Ma quali sono i pregi dello Snow Tennis? «È uno sport estremamente divertente e alla portata di tutti – afferma il suo ideatore –. La differenza la fanno le temperature, ma dopo qualche minuto di gioco ci si scalda subito. È una disciplina molto coreografica, il gioco è più veloce del tennis e più dinamico della pallavolo e gli spettatori possono assistere ai tuffi spettacolari dei giocatori che si lanciano per recuperare la palla prima che tocchi terra. In più lo scenario circostante è da favola».
Ad aggiudicarsi la coppa e il primo posto in questa edizione zero del torneo sono stati due giocatori triestini, Christian Sommadossi e Maurizio Zoppolato, che con la loro squadra, il Pestalozzi, hanno sbaragliato la concorrenza, terminando la competizione senza cedere nemmeno un set agli avversari. Ma il sogno di Riosa, che per inseguire la sua passione per lo sport qualche anno fa ha abbandonato un lavoro a tempo indeterminato in porto, non finisce qui. «Da quattro anni organizziamo un torneo di tennis per amatori, il Tennistars, sui campi dove giocano i professionisti ad Umago – evidenzia l’istruttore triestino –. In questo periodo di tempo è cresciuto molto, tanto che l’ultima edizione ha visto ben ottanta partecipanti su due giornate. L’estate appena passata inoltre ho organizzato anche un torneo di Beach Tennis a Rio Ospo e un torneo di Green Tennis su erba sintetica a San Luigi, in occasione della Crese Cup. Bello sarebbe combinarli insieme, per dare vita a una sorta di Grande Slam, giocato su terra battuta, erba, sabbia e neve».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video