Il Teresiano allarga a 68 posti l’ospitalità per i “senza dimora”

L’assessore Grilli: «Così la risposta all’emergenza può coprire oltre 150 persone con le altre strutture»
Silvano Trieste 12/05/2016 Teresiano, i profughi si recano a pranzare
Silvano Trieste 12/05/2016 Teresiano, i profughi si recano a pranzare



Le attività: accoglienza notturna e diurna, somministrazione pasti, servizio docce e lavanderia. I destinatari: le persone “senza dimora” e singoli/famiglie in situazione di grave disagio economico-abitativo. Quante unità riesce a coprire la rete coordinata dal Comune? Oltre 150 sommando le sette strutture impegnate. Con un’ultima novità: adesso gli ospiti del “Teresiano” in via dell’Istria 71 potranno essere 68, 23 in più rispetto alla disponibilità precedente.

Gli uffici dell’assessore al Welfare municipale, Carlo Grilli, dettagliano come si articola la risposta della civica amministrazione a queste emergenze sociali. Marana Tha in via Vasari 7 gestisce, attraverso la Caritas, 24 posti come dormitorio e 35 come centro diurno; in via Vasari 5 ci sono 4 opportunità per nuclei familiari; abbiamo visto il Teresiano in via dell’Istria 71, sempre con Caritas, mettere a disposizione 68 possibilità; altri 14 rinforzi giungono da Betania in via Chiadino.

A cura di San Martino al Campo ci sono 16 posti nel dormitorio di via Udine, 15 nel diurno, 10 in casa Samaria. Coordinatrici dell’attività di accoglienza sono per Caritas Katarina Modic, per San Martino al Campo Daniela Cerretti.

La precisazione dello sforzo comunale, mirato a contenere il problema dei “senza dimora”, è suggerita da un recente atto, il rinnovo della convenzione tra civica amministrazione, Diocesi, Caritas per la gestione del servizio di dormitorio pubblico e prima accoglienza presso il Teresiano. Nel 2000 venne firmato l’atto originario venticinquennale per cui allo stabile, appartenente alla Congregazione delle Suore di nostra Signora della carità del Buon Pastore, era affidato il compito di garantire ricovero e alloggio a indigenti e “senza dimora”.

Come anticipato, c’è una novità evidenziata dalla determina 1312 firmata da Ambra de Candido, dirigente del servizio sociale municipale: l’emergenza Covid-19 vincola a determinate misure di distanziamento l’organizzazione dell’accoglienza. Se gli anni scorsi il numero di posti a convenzione del Teresiano era di 45 persone, stavolta Comune, Diocesi, Caritas si sono accordate per accrescerlo a quota 68, mentre la spesa standard giornaliera resta ferma a 30 euro pro capite.

La durata della convenzione è triennale, partita il 1° luglio scorso proseguirà fino al 30 giugno 2023. Il servizio costerà 2 milioni 233.800 euro, coperti da uno stanziamento governativo filtrato dalla Regione Fvg: si tratta di fondi erogati a favore dei capoluoghi di provincia chiamati ad affrontare il problema dei “senza dimora”.

«L’aumento della disponibilità al Teresiano – osserva Grilli – consente di allestire un servizio articolato insieme alle altre strutture, in grado di assicurare vitto, igiene personale, biancheria all’utenza. La Direzione regionale delle politiche sociali ha emanato apposite linee-guida relative al distanziamento sociale nelle strutture di accoglienza, che impongono l’ampliamento dei posti disponibili».

Dal punto di vista operativo l’intervento è oggetto di una convenzione Comune-Diocesi, che avrà Caritas come agente gestore. —



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