Il Terzo polo si presenta: «Né di destra né di sinistra siamo noi i veri moderati»

Un programma in 17 punti per Pin, de Lieto e Furfaro che con le tre liste ci saranno alle prossime elezioni comunali Ma un candidato sindaco non c’è
Ti. Ca.

Il Terzo polo, che «rifugge gli eccessi» e si ritiene «l’unica vera ala moderata in aula», questo già in tempi non sospetti (mentre «ora tutti cercano di esibire l’etichetta a favor di urne»), fa sul serio. Ieri la civica Annamaria Furfaro, il pensionato Antonio de Lieto e il grillino Gualtiero Pin hanno presentato all’ex Pretura il programma elettorale – in sette pagine fitte – della loro coalizione, alternativa a destra e sinistra, soprattutto «avulsa dalle tessere dei partiti tradizionali». Una compagine che vedrà ogni lista di riferimento (La nostra città, Partito pensionati e M5S) concorrere, con proprio simbolo, alle comunali 2022. Il candidato, ancora per il momento top secret, sarà presentato a tempo debito, perché «non siamo un poltronificio, abbiamo sensibilità diverse e per noi conta prima l’accordo sulle proposte e programmi». Dunque l’uomo con esperienza nel pubblico e nel privato, il mister X del ribattezzato Terzo polo moderato, sarà presentato a tempo debito e con il resto della squadra di possibili assessori. «Perché – come sottolineato da Furfaro – non abbiamo niente da nascondere, qui nessuno ha mai cambiato casacca, perseguendo coerenza, a differenza di altri: siamo trasparenti e ci muoviamo nell’unico interesse dei cittadini». Dunque un programma incentrato su 17 punti, dalle terme alla mappa del bisogno, passando per immigrazione, salute, ambiente, lavoro e sicurezza, ma non solo, che «si focalizza sul territorio».

Per Pin prioritario valorizzare «l’oro che abbiamo sotto i piedi», la fonte termale al Lisert, da riqualificare e riposizionare al centro di un «parco foresta urbana che stacchi dagli insediamenti industriali». Ma pure stendere un piano del verde, portando avanti «una politica attiva per la salvaguardia dell’ambiente». Inoltre va recuperato il ruolo del Csem «oggi snaturato a ufficio tecnico di gestione anche di appalti per gli enti di Gorizia e Monfalcone». A de Lieto, che come consigliere sta portando avanti «l’accesso agli atti per la verifica sulla tracciabilità delle asserite 700 telefonate dirette dal Comune agli anziani durante la pandemia, al fine di verificarne i bisogni», stanno a cuore i problemi della terza età. «Anziani spesso dimenticati dai familiari, non devono però essere scordati anche dalle istituzioni: non basta un pranzo di Natale, servono attenzioni 365 giorni l’anno». E «la mappa del bisogno inventata da Ferone», disattesa «nonostante gli accordi elettorali dall’attuale maggioranza» e dunque «motivo di rottura», va ai suoi occhi rilanciata e concretizzata. Furfaro, tra i vari aspetti, si è soffermata pure sulla sanità, confermando la necessità di «riportare l’automedica a Monfalcone» e di «riaprire gli ambulatori di Guardia medica ubicati all’interno dell’ospedale San Polo», favorendo altresì il posizionamento di defibrillatori in posti sensibili come cinema, teatri, palestre, e incentivandone l’uso, con adeguata formazione, tra la popolazione scolastica. Quanto alla sicurezza ha sottolineato come i temi emersi dalla relazione della Dia (secondo semestre 2019), in merito alle infiltrazioni di criminalità organizzata, non siano «mai stati portati in Consiglio comunale» per un dibattito. —



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