Il traghettatore fra Fulgenzio lascia Barbana Nuovo Caronte per raggiungere il Santuario

Istruzioni di guida al benedettino Cirillo che dovrà prendere la patente nautica. In arrivo il giovane padre Angelo 

La storia



Fra un paio di giorni se ne andrà da Barbana, diretto al monastero dell’isola di San Francesco nel deserto di Venezia. Fra Fulgenzio, da ben 35 anni è il “traghettatore” e factotum dell’isola-santuario, è un personaggio importante. Piuttosto schivo, a bordo della sua imbarcazione che fa la spola sull’isola, è conosciuto da tutti i fedeli che si recano al santuario.

I frati di Barbana, che la scorsa domenica hanno salutato i fedeli, sono residenti nel territorio comunale e fra Fulgenzio è da considerarsi ormai un vero e proprio gradese acquisito poiché giornalmente da Barbana arriva a Grado per sbrigare le varie commissioni e fare gli acquisti necessari per il santuario e tutte le strutture che ruotano attorno. È probabilmente il frate più conosciuto fra tutti, poiché lo si vedeva puntualmente girare per Grado, fermato da tanta gente che come minimo lo salutava. Non sarà più così. Fra Fulgenzio di tutto quanto c’è all’interno di Barbana è il vero, e probabilmente unico, profondo conoscitore.

Se ne va quindi una memoria storica e non solo. Non a caso è lui il frate che sta facendo conoscere ai Benedettini, destinati a subentrare dopo i primi arrivi, quella variegata realtà. In terra e anche in mare. Perché serve un nuovo “Caronte” a Barbana. E fra Fulgenzio è l’istruttore di fra Cirillo (l’altro è fra Stefano) destinato a diventare il successore alla guida del motoscafo Santa Maria. I frati hanno anche un altro motoscafo più piccolo e veloce, l’Ave Maria, che però attende una revisione generale.

Fra Cirillo, dunque, diventerà il nuovo pilota dei frati. Dovrà a ogni modo fare la patente nautica (si è già informato anche per questo) e impratichirsi parecchio, perché navigare in laguna non sempre è facile. Fra Fulgenzio non ne vuole parlare, ma anche lui si è trovato a volte in mezzo a violenti temporali («è normale che possano capitare», si è limitato a dire) e alla terribile nebbia ma tutto si è sempre risolto nel migliore dei modi.

Parlando dei frati che pian piano stanno – non volutamente – abbandonando Barbana anche per l’anzianità di presenza nell’isola, c’è padre Marciano, confessore per ben 31 anni di decine di migliaia di fedeli che hanno voluto salutarlo prima che se ne andasse, trasferito a Vittorio Veneto, oltre a fra Fulgenzio. Hanno ricevuto tanti saluti, commiati di dispiacere. Tra questi la visita che i carabinieri della precedente motovedetta e dell’attuale gommone hanno fatto per portare un significativo omaggio-ricordo del legame. Nell’immagine scattata i carabinieri sono ritratti con fra Fulgenzio e i due giovani Benedettini, fra Stefano e fra Cirillo. Si incontreranno in laguna, salutandosi sulla Santa Maria e, forse l’Ave Maria.

E da alcuni giorni se ne è andato da Barbana anche padre Zeno, mentre l’ultimo ad abbandonare l’isola, quasi certamente la prossima settimana, sarà padre Celestino che andrà a far parte della squadra di cinque frati che riapriranno la Marcelliana. Parlando invece di arrivi a dicembre è atteso a Barbana un altro giovane monaco Benedettino, padre Angelo, che sarà ordinato sacerdote durante il mese di novembre. Servirà un “traghettatore”... —



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