Il transfugo forzista Bertoli diventa capo della Lega in città

L’ex berlusconiano commissario in vista di un congresso ancora senza data La vecchia guardia non contesta gli ordini. «Buon lavoro» dagli ex colleghi azzurri
Silvano Trieste 06/06/2016 Consiglio Comunale, gli scrutini
Silvano Trieste 06/06/2016 Consiglio Comunale, gli scrutini



Everest Bertoli diventerà nei prossimi giorni il referente locale di Trieste della Lega Salvini Premier: di fatto, il segretario pro tempore del partito. Il consigliere comunale è entrato nel Carroccio soltanto un paio d’anni fa, dopo una lunga militanza in Forza Italia: in breve tempo è riuscito a scavarsi uno spazio nelle fila serrate dei leghisti, guadagnandosi la fiducia di Massimiliano Fedriga e del suo “cerchio magico”. Ora dovrà traghettare la Lega verso il congresso, la cui data è ancora da stabilirsi, con un ruolo di fiducia per cui è stato indicato da Pierpaolo Roberti, braccio di Fedriga in città.

La notizia è ormai nota all’interno del Carroccio, tanto che lo stesso Bertoli non la nega, pur tenendo basso profilo: «Sono emozionato come al primo giorno di scuola - dice -, dopo aver sognato per anni di ricoprire un ruolo simile in Forza Italia. Ora lavorerò per una Lega che sta in piazza, sulla strada, fra la gente».

La mancanza di esperienza politica alla base della piramide è un problema che affligge la Lega, e un consigliere comunale navigato come Bertoli è considerato un buon uomo da macchina in vista del congresso: questo potrebbe svolgersi a fine anno come nel 2021, a seconda della formula scelta a livello nazionale. Così facendo i vertici si riservano la possibilità di osservare Bertoli all’opera in un ruolo di responsabilità: la campagna delle comunali si avvicina e nei prossimi mesi la Lega avrà il suo daffare.

La rapida ascesa del fuoriuscito forzista non ha provocato frizioni: i leghisti discutono a malincuore gli ordini dall’alto, «inoltre non c’era una lotta spietata per il posto», assicura un esponente. Il capogruppo in Consiglio Radames Razza commenta: «Sarà un traghettatore per il congresso. Tutti riconoscono l’esperienza di Everest, e la sua nomina è avvenuta senza contrasti. Dopo il congresso vedremo».

Il vicesindaco Paolo Polidori afferma: «Piena fiducia e buon lavoro a Bertoli, con cui ho un ottimo rapporto. È arrivato due anni fa, ma è bravo, capace ed esperto e non ha incarichi amministrativi, quindi può dedicarsi a tempo pieno al nuovo ruolo». Il recente ingresso, secondo Polidori, non è un problema: «Sulla carta poteva incontrare qualche opposizione perché non è un esponente storico, ma nella Lega si fa strada anche per meriti, oltre che per anzianità. Andiamo verso le elezioni, serve gente scafata, con cattiveria politica. Lui sicuramente ce l’ha».

Anche tra i “soldati semplici” la nomina è accolta di buon grado. Il consigliere Michele Claudio commenta: «Sotto certi aspetti la sua esperienza ha portato un valore aggiunto, è uno che può insegnare tante cose ed è entrato nel partito in punta di piedi».

Sono numerosi i consiglieri, forzisti e non, che negli ultimi anni son saliti sul Carroccio. Bertoli è l’unico ad aver costruito un ruolo stabile: il suo avvicinamento alla Lega, in fondo, era maturato nel tempo, in parallelo al deteriorarsi del rapporto con Forza Italia, mentre il consigliere assumeva posizioni sempre più salviniane. In Forza Italia, ormai, la vicenda è considerata archiviata: «Sono scelte della Lega - commenta il capogruppo Fi Alberto Polacco -. Ad Everest auguro buon lavoro». —



Riproduzione riservata © Il Piccolo