Il Trgovski dom ritorna ai fasti di un tempo Ospiterà un polo culturale multifunzionale

Partiti i lavori di ristrutturazione. Al pianoterra ospiterà una sala convegni oltre ai 60 mila volumi della biblioteca Feigel
Bumbaca Gorizia 30_05_2019 Trgovski Dom esterni © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 30_05_2019 Trgovski Dom esterni © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



Nell’autunno del prossimo anno Gorizia avrà a disposizione un nuovo centro culturale. Moderno e innovativo, nell’aspetto e nell’idea di fondo che lo caratterizzerà, ma anche fortemente legato alla storia e simbolicamente rilevante, visti gli spazi che occuperà. Perché parliamo del centro che sorgerà al piano terra dello storico Trgovski dom, all’angolo tra corso Verdi e via Petrarca, uno degli edifici più prestigiosi e segnati da un passato importante, tra quelli della città, progettato da Max Fabiani e punto di riferimento per la comunità slovena del Goriziano.

Oggi proprietà del Demanio, e sede dei Monopoli e della Ragioneria e Tesoreria dello Stato, in buona parte è ancora inutilizzato, e al piano terra ospita soltanto una moderna sala conferenze spesso utilizzata per eventi o esposizioni. Da alcune settimane sono però partiti i lavori che permetteranno finalmente di recuperare anche il resto delle sale al pianterreno, dove si trasferirà la sede goriziana (che porta il nome dello scrittore Damir Feigel) della Biblioteca nazionale slovena e degli studi di Trieste.

Biblioteca che nel 2015 ha ricevuto proprio dalla Regione, in base alla legge di tutela della minoranza slovena, la concessione dei locali. Il progetto – che prevede anche il recupero del seminterrato dove all’inizio del secolo scorso c’era la palestra del circolo sportivo Sokol, e che una volta ristrutturato ospiterà invece l’archivio della biblioteca – è stato curato dall’architetto Dimitri Waltritsch, che è pure direttore dei lavori, mentre i lavori dal costo complessivo di 1 milione e 114 mila euro (finanziati dalla Regione) sono stati affidati alla ditta Friulana Costruzioni. Si prevede di poter chiudere il cantiere alla fine della primavera del 2020, quando la biblioteca potrà iniziare le operazioni di trasloco e di allestimento della sua nuova sede, destinata poi ad aprire dopo l’estate. Ma come apparirà la nuova sede della biblioteca? L’idea di fondo del progetto è quello come detto di regalare alla città un centro culturale aperto e accessibile, moderno e accogliente, fruibile anche con modalità diverse e più flessibili rispetto alle altre strutture simili. I lavori abbatteranno le pareti oggi esistenti in modo da ricavare un ampio locale a pianta aperta, che si affaccerà sul corso Verdi e sui vicini Giardini pubblici grazie alle ampie vetrate, in modo da permettere l’ingresso della luce e di aprire in qualche modo il Trgovski dom all’esterno. Qui ci saranno i circa 60 mila volumi che costituiscono il patrimonio della biblioteca Feigel (che oggi ha sede a poche decine di metri di distanza, negli spazi del Kb Center), sale lettura, un’emeroteca, postazioni internet e un’area dedicata specificamente ai più piccoli.

Del resto la biblioteca slovena è già specializzata in letteratura e libri per le nuove generazioni, e spesso organizza anche incontri con gli autori. Un soppalco, sullo stile di quello già presente nell’adiacente sala conferenze, permetterà poi di sfruttare ancor meglio gli spazi in altezza. In questo modo la sede della Damir Feigel si potrà prestare ad ospitare iniziative di vario tipo, e diventerà anche un punto di riferimento (e di incontro) per le comunità di Gorizia e di Nova Gorica, nell’ottica della città comune alla quale da tempo si sta lavorando attraverso il Gect. A proposito di collaborazioni, poi, fondamentale sarà quella, peraltro già in atto, tra la Biblioteca nazionale slovena e la Biblioteca statale isontina. Bsi che, poi, ha in gestione l’altro “gioiello” del Trgovski dom che attende di essere recuperato, ovvero la celebre Sala Petrarca per il cui restauro si attendono ancora le risorse necessarie a completare l’intervento già impostato e avviato negli anni scorsi. —



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