Il triste “esercito” di vecchie transenne dimenticate in strada

In via Gambini stanno dietro ai cassonetti dei rifiuti.  In viadella Tesa rendono  impercorribile il marciapiedi La rabbia dei residenti



Posizionate sui marciapiedi accanto a buche o avvallamenti del terreno mai riparati o sistemate per consentire lavori di cantieri che ormai non ci sono più. Sono decine e decine le transenne dimenticate in tutta la città, alcune da pochi mesi, altre da anni. Un intralcio al pedoni in molti casi, un pericolo per alcuni. Trovarle abbandonate mentre si passeggia, soprattutto all’interno di spazi pedonali, non è difficile. Le transenne dimenticate sono fissate quasi tutte al terreno dai sacchi arancioni che riportano la scritta “Comune di Trieste”, e sono anche tanti i cittadini ad averle segnalate negli ultimi anni sui social.

Dal centro alla periferia la situazione non cambia. In via Gambini sono due, dietro ai cassonetti delle immondizie, a ridosso del muro di un edificio dismesso, attorniate da cumuli di detriti e sporcizia, in un tratto preso di mira spesso anche dal deposito di rifiuti ingombranti. Salgono di numero invece in via Stella, a pochi passi dalla stazione dei treni, all’angolo con viale Miramare. «Mi capita spesso di accompagnare una persona non vedente in quel punto e ogni volta c'è il pericolo che possa farsi male. Quelle transenne sono taglienti e poi vengono rovesciate da altri passanti. È da più di un anno – spiega una persona - che ho segnalato la situazione, perché è davvero costituiscono un problema, ma ancora niente».

Alcune si trovano anche a metà di via della Tesa, sempre sul marciapiede, accanto a buchi e cedimenti. Altre ancora sono segnalate da tempo in piazza Carlo Alberto o in via San Pasquale, lasciate lì dopo un cantiere che aveva interessato la strada, situazione simile anche in via Gramsci, mentre in via Romagna cartelli indicano lavori in corso da alcuni mesi, non iniziati.

Sarebbero ferme da circa cinque anni, a detta di alcuni cittadini, le transenne in vicolo delle Rose, all'altezza di via del Caprile, per il manto stradale danneggiato e ancora non ripristinato. Da quattro stazionano invece in di via Combi, davanti all’ex scuola elementare De Amicis. Datata anche quella solitaria di via Fabio Severo, per un buco su un marciapiede, così come in via Monte San Gabriele alta, ormai ruggine, a “proteggere” pure qui una crepa sull’ asfalto mai riparata.

Sul piazzale di San Giusto, dove da tempo delimitano una piccola area di pavimentazione sconnessa, qualche giorno fa erano cadute a terra. E nel verde di San Giusto è ancora ko un cartello che indica il parcheggio del piazzale, abbattuto forse dal vento e finito a terra nell’ erba.

Transenne ma anche segnali stradali provvisori, lasciati qua e là, come in via Raffineria, dove uno “storico” avviso di pericolo dossi, storto, è stato ancorato con un fil di ferro, arrugginito, a un paletto vicino. E spunta anche qualche new jersey dimenticato sui marciapiedi, come in via della Tesa o in via Ghega. Tra le segnalazioni dei cittadini anche le grandi transenne, presenti anche qui da anni, al centro del piazzale Valmaura, a pochi metri dal muro dello stadio Grezar. «Delimitano un piccolo cantiere abbandonato - indica un residente - all'interno si vedono erbacce e rottami. Una situazione che sussiste da una dozzina d'anni e malgrado negli ultimi due io l'abbia segnalato più volte, nulla è stato fatto. E basterebbe poco a mettere a posto quello schifo».

E il Comune? «Per tentare di intervenire più rapidamente nel caso di marciapiedi sconnessi e situazioni di pericolo - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi - ha avviato un accordo sperimentale di 6 mesi, che consente di dare in affidamento diretto ad un’impresa gli eventuali lavori di rattoppo negli orati in cui gli operai municipali non sono disponibili». —





Riproduzione riservata © Il Piccolo