Impianto di Moraro, novità taglia-bollette

Un milione di euro all’anno. Da qui al 2028. Questo, in soldoni, il piano degli investimenti di Isontina Ambiente. Nominata la nuova governance, con la riconferma di Luciano Zanotto diventato amministratore unico, vediamo quali sono le direttrici su cui si muoveranno i vertici. E rammentiamo le linee-guida, approvate a suo tempo dai 25 Comuni dell’Isontino e messe in discussione nei giorni scorsi dal centrosinistra.
«Al fine di garantire gli obiettivi strategici che la società si è posta, gli investimenti previsti nel Piano industriale ammontano ad un totale di euro 14,2 milioni su un arco di piano di 15 anni, considerando l’intervallo 2013-2028», si legge nella documentazione. Per garantire il raggiungimento dell’obiettivo strategico relativo all’incremento della percentuale di raccolta differenziata, Isontina Ambiente ha definito i seguenti investimenti: progetto di informatizzazione della raccolta (300mila euro in tre anni) finalizzato a permettere la rilevazione delle quantità di rifiuto secco residuo conferite da ogni utenza. Tale iniziativa permetterà di apprezzare un notevole miglioramento della percentuale di raccolta differenziata; campagna di comunicazione, importante per sensibilizzare i cittadini alle tematiche ambientali e richiamarli al rispetto delle regole della raccolta differenziata; rinnovamento delle attrezzature lungo l’intero arco di piano, quali mezzi di trasporto, spazzatrici o altre attrezzature volte a mantenere gli standard qualitativi dei servizi attualmente erogati per investimenti complessivi per circa 2,8 milioni di euro.
Un discorso a parte merita l’impianto di compostaggio di Moraro per il quale si prevedono miglioramenti tecnologici atti a incrementare le sue potenzialità «con la possibilità di trattare anche rifiuti provenienti da realtà limitrofe che non dispongono di impianti analoghi (provincia di Trieste) con l’opportunità di migliorare le performance economico-finanziarie dell’impianto stesso in seguito alla possibilità di perseguire delle economie di scala. Ulteriori migliorie si ritiene possano essere perseguibili e si prevede di compiere un primo importante investimento di 4,7 milioni di euro finalizzato alla semplificazione tecnologica dell’impianto stesso».
Sono stati, poi, previsti investimenti più contenuti, ma anch’essi fondamentali quali le manutenzioni straordinarie all’impianto di raffinazione (300mila euro nel 2013 e 450mila euro nel 2024) e altre manutenzioni impiantistiche (250mila euro nel 2014, 200mila euro nel 2017, 300mila euro nel 2022 e 500mila euro nel 2028). È, inoltre, previsto un investimento per la realizzazione di un impianto fotovoltaico integrato al fine di rendere l’impianto sostenibile e più efficiente in termini di costi energetici. Gli investimenti ammontano a euro 454 mila già stanziati nel 2012 e a euro 200 mila previsti nel 2014.
Viene fatto un cenno anche al personale: a fine 2012 l’organico di Isontina Ambiente si compone di 66 dipendenti per cui si prevede un costo complessivo pari a 3 milioni 369mila euro e un valore medio unitario pari a 51mila euro. Nell’arco di piano sono previsti ulteriori inserimenti che consentiranno di raggiungere un organico a regime pari a 72 dipendenti nel 2014, con un costo unitario che cresce annualmente con lo stesso tasso dell’inflazione attesa (+1,5%). Il costo del personale rappresenta, nella stima di pre-chiusura 2012, circa il 18% dei costi totali di Isontina Ambiente e tale incidenza si mantiene nel corso di tutto l’arco di piano.
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