In arrivo pure a Muggia la tassa di soggiorno «Finanzierà il turismo»
«Ho già le idee chiare: questi soldi serviranno a finanziare esclusivamente i nostri servizi turistici». L’iter è ancora in fieri, ma l’obiettivo dell’assessore alla Promozione della città Stefano Decolle è già strutturato. Anche a Muggia sbarcherà infatti la tassa comunale di soggiorno.
Dopo l’entrata in vigore a Trieste, nell’ultimo Consiglio comunale muggesano è passato il “Regolamento dell’Uti giuliana - Julijska Mtu” per l’applicazione dell’imposta di soggiorno del Comune di Duino Aurisina (poiché tutti i comuni di un’uti devono ratificare la scelta in proposito di un ente membro, ndr), imposta che nel territorio retto dalla giunta Pallotta entrerà invece in vigore a partire dal primo di giugno. Naturalmente l’importante passo compiuto a Duino Aurisina è stato analizzato dalla giunta Marzi, che annuncia a sua volta che non sarà da meno. «La tassa di soggiorno è necessaria. Stiamo valutando quali tariffe applicare, fermo restando che vi saranno dei logici distinguo se i turisti alloggeranno in hotel, in bed and breakfast o in campeggio», così Decolle. In Consiglio comunale anche la capogruppo di Meio Muja Roberta Tarlao, ex assessore al Turismo della giunta Nesladek, ha espresso a stretto giro il proprio parere favorevole: «La tassa di soggiorno dev’essere applicata anche dal Comune di Muggia. Abbiamo vicino a noi l’esempio positivo di Slovenia e Croazia. E dato anche lo scarso impegno nel bilancio comunale alla voce del turismo, la tassa è uno strumento valido per reinvestire il denaro in quello che dev’essere uno dei punti di forza di Muggia». Il primo comune dell’Uti giuliana ad applicare la tassa di soggiorno è stato quello di Trieste nel marzo dello scorso anno. Nel capoluogo la norma prevede una tariffa fra uno e due euro e mezzo a notte (a seconda della struttura ricettiva) per un massimo di cinque pernottamenti consecutivi: se un ospite rimane una settimana o un mese, per fare un esempio, paga sempre per cinque giorni.
«Trieste, da capoluogo regionale, ha applicato quelle cifre. Noi vedremo. Di sicuro posso rassicurare che i soldi ricavati dalla tassa non andranno nella spesa corrente del Comune, ma verranno riservati esclusivamente a finanziare i servizi turistici della nostra città dando così anche un senso a questa novità che in realtà, in altre città, esiste già da tempo», aggiunge Decolle.
Ma quali sono le tempistiche per l’entrata in vigore della tassa comunale di soggiorno a Muggia? «Ritengo plausibile che la tassa verrà inserita nel prossimo bilancio e che quindi a partire dal 2020 sarà operativa. Ripeto, dobbiamo ancora fare dei ragionamenti sulle tariffe da applicare, ma la decisione è presa». Ottimista il sindaco Laura Marzi: «L’opportunità, pur con le dovute proporzioni, data da questi introiti ci aiuterà ad avere delle ulteriori risorse da spendere nell’ambito del turismo».—
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