In Austria se ti fai male paghi l’elisoccorso

UDINE
Mentre in Italia si discute se il soccorso con elicottero in montagna debba essere a carico delle persona infortunate che se la sono andata a cercare, in Austria si è già deciso: paga l’utente. Ne sa qualcosa Melinda P., ungherese di 47 anni, cameriera e barista in un hotel di Nassfeld-Pramollo. L’11 gennaio la donna era stata colta da dolori lancinanti al basso ventre. Una collega aveva chiamato i sanitari e un’ambulanza con medico a bordo era salita fino al polo sciistico. La situazione della donna, tuttavia, era apparsa così grave, che si era preferito il trasporto in elicottero all’ospedale di Villach. Qui la donna era stata trattata con flebo per farle cessare i crampi addominali. Dopo qualche ora i dolori erano completamente scomparsi, senza che se ne fosse individuata l’origine. Melinda P. era stata dimessa la sera stessa e riaccompagnata all’hotel di Pramollo. Due giorni dopo l’amara sorpresa: il conto dell’elicottero di 3.832 euro, recapitato per posta con straordinaria velocità. Uno choc per la donna: un importo simile prosciugava tutto il guadagno del lavoro stagionale a Pramollo. Il suo datore di lavoro ha chiesto l’intervento della Krankenkasse, la cassa malattia, che però ha dato risposta negativa. «Abbiamo controllato il verbale dell’intervento di soccorso e la necessità dell’impiego dell’elicottero, dal nostro punto di vista, non sussisteva». Insomma, l’emergenza di Melinda P. non esigeva un trasporto via aria, sarebbe bastata l’ambulanza. Inutili anche le dichiarazioni del primo medico che aveva visitato Melinda: «La donna – ha detto – soffriva da alcune ore di crampi al ventre. C’era il fondato sospetto di una gravidanza extrauterina, per cui la chiamata dell’elicottero era più che giustificata». Il problema alla base di tutto è che il servizio di elisoccorso in Carinzia è svolto normalmente da una società privata, che di solito non ha una convenzione con gli istituti di previdenza sanitaria. Ogni caso viene trattato volta per volta. E questo avviene anche per i turisti che si infortunano con gli sci. È bene che chi va a sciare a Pramollo o in altre località austriache ne tenga conto, perché una caduta sulla neve potrebbe costare molto cara (a differenza di quel che capita nei poli sciistici della nostra regione, dove il soccorso è sempre gratuito). Agli sciatori viene suggerita la stipula di una polizza assicurativa.
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