In cella il maniaco sessuale col cappuccio

Elisa Michellut
Si trova in carcere, da venerdì pomeriggio, con l’accusa di violenza sessuale Rodrigo Tuniz, 25 anni, disoccupato di origini brasiliane ma residente a San Giorgio di Nogaro, ritenuto l’autore di tre aggressioni, nell’ultimo mese, sul territorio isontino e di un grave fatto accaduto, lo scorso 16 maggio, sui bastioni di Palmanova, dove una donna sulla sessantina era stata abusata sessualmente. Per il venticinquenne, il giudice per le indagini preliminari, al termine delle indagini, ha disposto la misura cautelare in carcere.
L’uomo è stato “inchiodato” dalle sue vittime, che alla prova del riconoscimento, tra quattro fotografie di uomini diversi, l’hanno subito riconosciuto, senza esitazioni. I carabinieri del Nucleo Operativo di Monfalcone e di Palmanova sono riusciti a chiudere il cerchio in breve tempo.
Il venticinquenne sangiorgino è ritenuto responsabile anche dell’abuso sessuale consumato sui bastioni di Palmanova, in pieno giorno, ai danni di una sessantenne. La donna, mentre stava camminando, era stata avvicinata da un uomo incappucciato con capelli e pelle scuri, che, oltre a palpeggiarla, aveva anche abusato sessualmente di lei. La donna aveva gridato aiuto, sperando che qualcuno potesse sentirla.
L’aggressore, che indossava una felpa con il cappuccio, era poi fuggito. Era stato inseguito da un giovane che aveva sentito le urla della donna ma che non era riuscito a raggiungerlo. Soccorsa dal personale sanitario, la donna aveva trascorso l’intera giornata all’ospedale di Latisana. Su quest’ultimo episodio, ad ogni modo, l’attività investigativa è ancora in corso e viene mantenuto il massimo riserbo: i militari dell’Arma stanno lavorando su eventuali collegamenti tra i diversi fatti, tutti avvenuti a maggio, a breve distanza l’uno dall’altro.
Le due aggressioni pubblicamente emerse, invece, si erano verificate nel primo pomeriggio di sabato 23 maggio a San Canzian d’Isonzo, nelle frazioni di Begliano e Pieris, dove due donne di 32 e 46 anni erano state raggiunte da dietro da un uomo incappucciato, con occhi scuri e carnagione olivastra, che le aveva palpeggiate. Un’altra aggressione, analoga, si era consumata l’11 maggio, a Marina Julia: una donna di 41 anni era stata aggredita alle spalle da uno sconosciuto, che l’aveva toccata nelle parti intime.
Le tre vittime, chiamate nella caserma dei carabinieri di Monfalcone, dopo aver visto alcune immagini, avevano immediatamente riconosciuto il volto di colui che le aveva assalite. Gli investigatori ipotizzano che il venticinquenne possa aver raggiunto i luoghi in cui ha teso l’imboscata alle donne con una macchina oppure con un mezzo pubblico. Sospettando che potesse essere proprio lui l’autore delle aggressioni, i carabinieri avevano attivato i canali per localizzarlo e lo avevano sorpreso a Grado. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Gorizia.–
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