“In der Tat”, 18 anni di libreria alternativa

Volumi in omaggio a estrazione, sarà presentato l’ultimo numero di “Starigrad”

Festeggia oggi i 18 anni la libreria In der Tat. Nota come vetrina di libri “alternativi”, la libreria di fronte al museo Revoltella festeggia la maggiore età con un evento altrettanto alternativo: non si aspetta regali, sarà lei a farli. Naturalmente in forma di libro. Una doppia estrazione di buoni – libri comincia alle 18 e sarà ripetuta ogni ora fino alle 24: i lettori che si presenteranno con l’invito (ricevuto sulla casella di posta elettronica e stampato da casa) avranno diritto di estrazione dei libri di serie A; gli altri potranno partecipare alla estrazione di serie B, per una dozzina di copertine da regalare in totale.

È questa probabilmente l’unica eccezione in cui la libreria si concede di fare del “classismo”: nata nel 1995 in via Venezian, In der Tat si è sempre fatta riconoscere per un orientamento “in basso a sinistra”: «Se per essere di sinistra si intende un atteggiamento progressista capace di dare alle persone la possibilità di scegliere come informarsi ci sentiamo estremamente di sinistra - commenta Alberto Volpi, socio titolare insieme a Michele Sitale a Sara Simionato - ma abbiamo anche numerosi clienti di destra». Il motivo? «Fin dal lontano 17 febbraio 1995 – risponde – quando ho aperto insieme ai soci di allora (Luca Bonessi e Andrea Olivieri) abbiamo puntato a dare un’offerta culturale che era assente nel panorama delle altre librerie triestine».

Basaglia e la psichiatria i settori apripista: Volpi racconta che «già all’epoca ci eravamo forniti di autori che cominciavano a criticare l’uso di farmaci in psichiatria. Lo stesso desiderio di occuparci di argomenti tabù l’abbiamo poi esteso agli altri settori: tra i nostri scaffali si sono sempre potuti trovare libri sull’omosessualità, differenza di generi, femminismo, bioagricoltura, carcere e tatuaggi. E per conoscere a fondo la storia ho sempre tenuto anche il diario di Galeazzo Ciano».

Tra i nomi che sono passati all’In der Tat lo scrittore marocchino Tahar ben Jelloun, noto per i suoi libri sull’immigrazione, e l’ex brigatista Prospero Gallinari. Oggi alle 19.30 verrà infine presentato l’ultimo numero di “Starigrad” (Città vecchia), foglio rionale autoprodotto e autofinanziato promosso dalla libreria insieme al Knulp.

Elena Placitelli

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