In piazza Unità pavimento “fratturato”

Ognuno festeggia l’arrivo della primavera a modo suo: piazza Unità lo fa spaccandosi in due. Lunedì mattina una frattura lunga diversi metri si è aperta proprio nel centro della piazza. Ieri l’area era transennata e le pietre danneggiate erano state rimosse. Il recupero, assicura il Comune, prenderà soltanto qualche giorno. Nel frattempo però al centro della piazza campeggia un bel buco.
Si è trattato di una replica in piccolo della frattura dell’aprile 2005, quando 70 metri di arenaria fecero un salto di venti centimetri trasformando il centro città nel set di un film fantascientifico.
La nuova crepa, spiega l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Dapretto, è stata causata dal medesimo problema: «Il solito cambio di temperatura molto repentino ha provocato pressioni e dilatazioni causando il sollevamento delle pietre». L’assessore cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: «Ora dovremo rimetterla a posto - dice -, ma era comunque un intervento che si sarebbe dovuto fare: alcune pietre erano scheggiate». Il giunto realizzato dopo l’incidente del 2005 verrà rafforzato: «Sembrava sufficiente ma evidentemente non lo era - dice l’assessore Dapretto -. adesso andiamo a completarlo e verranno sostituite anche le pietre che si sono spaccate».
Purtroppo la frattura della piazza potrebbe diventare un fenomeno cui i triestini dovranno abituarsi: se non sarà stagionale, rischia di ripetersi a distanza di qualche anno, quando i rattoppi cuciti di volta in volta sulla piazza perdono la loro efficacia. «Il fenomeno tende a ripetersi - spiega l’assessore architetto -, la dilatazione della pietra è repentina e provoca facilmente fratture». Gli uffici del Comune si sono scervellati a lungo su come venirne a capo: «Ne abbiamo discusso con i nostri tecnici, in passato erano stati consultati anche esperti esterni al Comune», afferma. Il problema sta nella continuità molto vasta della pavimentazione in pietra della piazza: «Lo spostamento dovuto alla dilatazione fa sì che le fughe si aprano - dichiara Dapretto -, ma nel frattempo si riempiono di sporco o detriti e al successivo spostamento portano alla rottura della piazza».
Il Comune si trova così di fronte a un bel dilemma: mettere in cantiere un intervento invasivo, ingombrante e costoso per porre rimedio al “peccato originale” di piazza Unità o rassegnarsi a rattopparla di volta in volta. Tirate le somme, Dapretto propende per la seconda ipotesi: «Per risolvere il problema una volta per tutte bisognerebbe lavorare in maniera radicale modificando la piazza e inserendo dei giunti di dilatazione - dice -. Tutto sommato conviene sistemare i giunti esistenti e attendere sperando che il fenomeno prima o poi si stabilizzi».
Quanto all’odierna cicatrice, dovrebbe bastare qualche giorno per vederla sanata: «La riparazione è un intervento di proporzioni ridotte – assicura l’assessore -: allargare il giunto e cambiare una decina di pietre dovrebbe costare circa due o tremila euro - assicura -. Entro qualche giorno dovrebbe essere a posto. È fastidioso, questo sì, ma non molto rilevante». Immediato l’avvio del cantiere: «Ci siamo attivati appena ci siamo accorti della crepa, lunedì mattina. All'una e mezza l'impresa era già al lavoro».
Secondo il sindaco Roberto Cosolini «non ci sono commenti politici da fare. Non credo sia necessario limitare ulteriormente l’accesso di mezzi alla piazza: è già molto ristretto e per dirla tutta in quel punto i mezzi non ci passano proprio. Non è per quel motivo che si creano le fratture».
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IN PIAZZA UNITÀ
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