In Questura la regista delle pattuglie miste

Petronzi destinato a Milano lascia il posto di capo della Polizia triestina all’esperta di immigrazione del Viminale Irene Tittoni



Sarà Irene Tittoni il nuovo questore di Trieste: subentrerà domani all’uscente Giuseppe Petronzi, che andrà a sua volta a dirigere la Questura di Milano. Sessantadue anni, originaria della provincia di Rieti, laureata in Scienze politiche alla Sapienza di Roma e in Polizia dal 1988, per Tittoni - esperta di immigrazione - si tratta di un ritorno in Friuli Venezia Giulia, visto che dal 2015 al 2017 ha diretto la Quarta zona della Polizia di frontiera, che comprende anche il Veneto e il Trentino Alto Adige. Negli ultimi anni è stata invece direttore del servizio di Polizia delle frontiere e degli stranieri, struttura inserita nella Direzione centrale per l’Immigrazione del ministero dell’Interno. Tittoni sarà la seconda donna, dopo Isabella Fusiello, che aveva preceduto Petronzi, a dirigere la Questura giuliana.

Il nuovo questore vanta un ampio curriculum professionale e, come detto, soprattutto un’altissima specializzazione proprio sul fronte dell’immigrazione e della cooperazione transfrontaliera. Come direttore della Polizia di frontiera del Triveneto, ha promosso un protocollo d’intesa per la realizzazione di pattugliamenti congiunti fra Italia e Austria, avviando analoghe iniziative con le autorità slovene per la vigilanza coordinata della fascia confinaria fra Trieste e Capodistria. In qualità di direttore del Servizio di Polizia delle frontiere e degli stranieri ha curato poi la stesura del protocollo di attuazione del pattugliamento misto al confine italo-sloveno, iniziato nel luglio del 2019 e attualmente sospeso a causa della pandemia da Covid-19.

Petronzi, nell’intervista rilasciata al Piccolo ieri, aveva anticipato che il suo percorso di due anni a Trieste si sarebbe concluso a breve preferendo però, per “bon ton” istituzionale, che la nuova destinazione non fosse ancora resa pubblica. «Milano – spiega ora che la riserva è caduta – è sicuramente dopo Roma la città più importante in Italia ed è per me un grande onore andare a dirigerne la Questura. Ringrazio il capo della Polizia Franco Gabrielli e il ministero dell’Interno, che mi hanno conferito un incarico così importante. E voglio ringraziare nuovamente Trieste, che spero di aver servito nel migliore dei modi, garantendo gli standard di sicurezza che merita una città oggi quinta in Italia come qualità della vita». Petronzi rivolge un pensiero alle autorità cittadine, «a partire dal prefetto, sua eccellenza Valerio Valenti», e poi «il sindaco Roberto Dipiazza e il governatore Massimiliano Fedriga, con cui c’è stato un ottimo rapporto di collaborazione. Non dimentico le altre forze e la Polizia locale, perché in qualità di autorità di pubblica sicurezza la mia azione è passata anche per il loro impegno». Un «caldo ringraziamento per il lavoro svolto con mano ferma ed equilibrata», arriva a Petronzi dalla presidente della Commissione Lavoro della Camera Debora Serracchiani del Pd, che augura «buon lavoro» a Tittoni: «Non dubito che Trieste continuerà a essere una città sicura».—



Riproduzione riservata © Il Piccolo