«In sala Italia la musica solo in orari consentiti»
CORMONS. «Non ne possiamo più, in certe sere non si riesce a dormire nemmeno tappandosi le orecchie con le mani» è la denuncia dei residenti della zona limitrofa alla sala Italia. «Non sforiamo mai gli orari previsti dalla legge e da qualche settimana abbiamo provveduto anche a insonorizzare la struttura. Ci scusiamo se qualcuno ha subito dei disagi, ma la nostra volontà è dare spazio all'arte e alla musica giovanile, non rovinare il sonno di qualcuno» è la difesa del Circolo Eventualmente, che gestisce da due anni lo spazio. Si infiamma la polemica tra residenti e gestori sui presunti schiamazzi nell'area della sala Italia. Usiamo la parola "presunti" perché per ora sforamenti sonori non sono stati ancora messi nero su bianco dalle autorità preposte, e sulla questione si instaura anche una polemica politica tra maggioranza e opposizione. «Una sera sono arrivati tecnici dell’Arpa per svolgere rilievi sonori e accertare se vi fossero sforamenti o meno - racconta il consigliere di Terra cormonese Massimo Falato, che si fa portavoce del disagio dei residenti - ma guarda caso proprio in quella sera lì il previsto concerto non ha avuto luogo». Una ricostruzione confermata anche da Luca Buiat di Upc, che invece difende il Circolo Eventualmente specificando: «È vero che non si è svolto, ma solo perché all'ultimo momento la band che doveva esibirsi ha avuto un problema tecnico e non è potuta intervenire alla serata, tanto è vero che non si è proprio nemmeno presentata alla sala Italia. Non c'era nulla di cui doversi preoccupare: la musica viene proposta in orari consentiti, non certo in piena notte». «Se poi - aggiunge tr ail seri oemil facete - gli avventori a fine serata si fermano a parlare fuori e ciò dà fastidio ai residenti vorrà dire che promuoveremo un'ordinanza ad hoc affinché sia vietato sostare a piedi fuori dalla sala Italia in orario notturno. Queste proteste davvero non capiamo da cosa derivino: si cerca di ravvivare il centro cormonese offrendo musica e cultura, e c'è sempre qualcuno che ha da lamentarsi. Stiamo parlando di una dozzina di persone in ogni caso, non di più». Che alcuni mesi fa avevano promosso una raccolta di firme per protestare contro la musica proveniente dal Circolo Eventualmente: «Le persone che vivono qui hanno diritto al riposo come tutti gli altri cormonesi - sottolinea Falato - e quindi il Comune deve trovare una soluzione, visto che il problema nasce da una struttura di sua proprietà: o si insonorizza totalmente il sito, o si lascia l'area della sala Italia a disposizione delle associazioni ma si trova un'abitazione differente alle famiglie che protestano e che vivono negli alloggi di proprietà comunale: si dà loro una casa diversa lontano dalla musica e dagli eventuali schiamazzi, e si mette al loro posto associazioni e Pro loco. Così tutto avrebbe maggiormente senso: ma non si può certo far finta di nulla su una situazione che reca disagio a chi vive qui». Chiosa Davide Turus del Circolo Eventualmente: «Ci scusiamo se la musica in qualche serata ha creato disturbo, ma abbiamo sempre rispettato regole e orari, insonorizzando da qualche settimana la struttura a spese nostre. Questa polemica ci amareggia molto, perché facciamo attività culturale senza guadagnarci nulla, per il solo amore dell'arte e per dare la possibilità a piccoli gruppi emergenti di poter suonare pubblicamente, cosa ormai sempre più rara nei locali proprio per i mille paletti che la legge impone. Una sera abbiamo ricevuto la visita dei Carabinieri allertati dai vicini, ma non hanno potuto far altro che constatare come tutto fosse assolutamente in regola. In ogni caso ormai manca solo una serata (questa sera con il duo composto dal poeta Giovanni Fierro e dal trombettista Sandro Carta, ndr) e poi la stagione invernale si chiuderà: tutte le attività che faremo nei prossimi mesi si svolgeranno da altre parti, ed approfitteremo della pausa estiva per insonorizzare maggiormente la struttura. Ma certo che andare avanti così tra proteste e accuse toglie davvero la voglia».
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