In Santa Chiara si vola con le Frecce

Inaugurata la mostra fotografica sulla Pattuglia acrobatica. Sempre più salda la collaborazione tra Comune e Villa Manin
Di Roberto Covaz
Bumbaca Gorizia 29.03.2012 Mostra Frecce Tricolori - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 29.03.2012 Mostra Frecce Tricolori - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

“Grinta e umiltà sono le più importanti doti che chiediamo a un pilota che vuole far parte delle Frecce Tricolori”. Il monito campeggia su una gigantografia al pian terreno del Museo Santa Chiara, che da ieri (e fino al 27 maggio) ospita la mostra fotografica “Un tricolore lungo 50 anni”, omaggio all’eccellenza mondiale targata Italia e targata Fvg che è la Pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori.

Ieri l’inaugurazione, sobria ed effice, dell’esposizione che arriva a Gorizia grazie alla confermata collaborazione tra Comune e Azienda Speciale Villa Manin. Altre ne verranno, ha assicurato Enzo Cainero, commissario di Villa Manin, strizzando l’occhio al sindaco Romoli che ha definito l’amico friulano «padre putativo di Gorizia». Discorsi concisi, secchi come immaginiamo gli ordini ai piloti della pattuglia impartiti in volo dal tenente colonnello Marco Lant, comandante delle Frecce, profeta in patria essendo di Bertiùl, a una capriola da Rivolto sede della Pa.

Profeti in patria anche i marescialli Tonet, Zoff e Gori residenti nel Goriziano. Romoli - intelligente a non dilungarsi in prosopopee elettorali - ha rimarcato l’onore per Gorizia di ospitare una mostra di questo calibro, itinerante in mezza Europa dopo la vernice alla Camera dei Deputati. L’assessore provinciale e consigliere comunale di opposizione Donatella Gironcoli ha fatto il suo mestiere: celebrando la straordinaria bellezza dell’edificio di Santa Chiara ha sottolineato l’inadeguatezza della programmazione del Comune sul Museo stesso: «Potrebbe diventare come il Mart di Rovereto», ha chiosato non senza ragioni.

La mostra va vista e raccontata con calma. Lo faremo. Possiamo anticipare che grazie alle gigantografie è come girare il mondo ai comandi di un Aermacchi. Lant ha fatto riferimento alle scuole: invitateci come ci invitano in Friuli a spiegare le opportunità che offre l’Aereonatica. E poi ha strappato applausi dedicando un pensiero agli oltre quattromila soldati italiani impegnati in Afghanistan. Il Museo di Santa Chiara è in forma splendida, a parte le luci basse ma sarà l’età del cronista a fare scherzi. Chiusura geniale di Emanuela Uccello, funzionario del Comune e presentatrice della serata. Dal cilindro ha estratto la comparazione artistica tra le Frecce e l’aeropittura di Crali, futurista con radici goriziane. Stroncata sul nascere ogni eventuale polemica sulla destinazione fotografica di Santa Chiara.

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