In una giornata 80 anni di vita al “Sacro cuore”

Profondamente sentita la cerimonia per ricordare l’80° anniversario di consacrazione della chiesa del Sacro Cuore, che si è svolta ieri a Gorizia.
Un anniversario che ha visto la presenza anche di padre Antonio Bressan, ultimo parroco gesuita che ha retto per una lunga stagione la comunità, giunto espressamente da Gallarate. Un momento di festa che ha accomunato l’attuale parroco Don Sergio Ambrosi e lo stesso padre Bressan, quasi a voler simboleggiare la continuità della loro missione tra i tanti parrocchiani convenuti. Parrocchiani che hanno voluto esprimere ad ambedue il loro affetto e la loro riconoscenza per quanto hanno fatto e che Don Sergio sta facendo ancora. Una continuità contrassegnata da impegno e costante disponibilità verso tutti.
La concelebrazione è stata presieduta dai due sacerdoti e dal parroco vicario Don Nicola Ban, e accompagnata dalla “Coral del Sacro Cuore” sotto la direzione di Maria Clara Magris con all'organo Alessandro Pribik. «Questo è un momento di festa che ci sprona a restare sempre uniti nel cammino di fede e di testimonianza - ha sottolineato don Sergio -, che proprio nella luce dell’eucarestia trova la sua sintesi più completa. Sentiamo il reciproco compiacimento di ritrovarci assieme, specialmente in questa circostanza che ripercorre una lunga storia di presenza e di operatività».
Dopo aver messo in risalto la figura del principe arcivescovo di Gorizia monsignor Carlo Margotti, che ha voluto fortemente la realizzazione della chiesa, il suo ricordo induce a guardare avanti. « Abbiamo rivissuto e riletto la storia della nostra chiesa - ha concluso Ambrosi -, e desideriamo riproporci sempre più come punto d’incontro camminando sulla scia dei nostri predecessori che si sono intensamente adoperati per il bene della nostra comunità». Altrettanto commosso il saluto di padre Bressan che ha ricordato con tanta nostalgia gli anni passati assieme. Fatti ed avvenimenti che risaltano ora prepotentemente alla memoria. Avvenimenti come quello della costruzione delle vetrate in stile moderno che fanno bella mostra di sé sulle pareti alte del tempio.
A tal proposito, padre Bressan ha voluto nuovamente ringraziare la grande generosità dei parrocchiani, che intitolando numerose vetrate ai propri congiunti, hanno consentito di appianare tutte le spese per la realizzazione dell’opera. Portando l’affettuoso saluto di padre Diego Brunello, padre Bressan ha voluto ricordare i parroci predecessori della compagnia di Gesù ad incominciare dal primo parroco padre Dino Faggion, e poi Diego Brunello e Vincenzo Serafin, che hanno contrassegnato metà della storia della parrocchia. È stata messa altresì in risalto la splendida figura del parroco vicario padre Mario Springhetti che, per tutti questi anni, è stato instancabile operatore di bene visitando settimanalmente gli anziani e gli ammalati confortati dalla sua parola, dal suo calore e dalla sua esuberante simpatia.Un ultimo pensiero è andato al gruppo scout parrocchiale “Gorizia I”, sempre presente nelle attività del Sacro Cuore, mentre la giornata si è chiusa con un aggregante momento comunitario.
Ma quella del Sacro Cuore non è stata l’unica parrocchia in festa ieri. A poca distanza, infatti, è stata una domenica gioiosa anche in Campagnuzza, dove la comunità del borgo ha vissuto una domenica fatta di incontro, preghiera, buon cibo e tanta allegria. Il vicario dell’arcidiocesi monsignor Armando Zorzin ha presieduto la messa affiancato dal parroco don Fulvio Marcioni, mentre gli Alpini hanno curato la processione accompagnata dalla banda di Turriaco.
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