In via Piave la casa dell’armistizio

CORMONS
Centoquarantacinque anni fa, il 12 agosto 1866, veniva firmato a Cormons l’armistizio che sospendeva le ostilità tra Italia e Austria e poneva di fatto fine alla 3a guerra risorgimentale per l’Unità d’Italia. Il trattato di pace fu successivamente siglato a Vienna il 3 ottobre dello stesso anno. L’Italia riceveva il Veneto e il Friuli ma doveva rimandare il sogno di veder sventolare il tricolore su Trento, Gorizia e Trieste. La linea di confine venne fissata sullo Judrio.
Le trattative per l’armistizio iniziarono a Cormons il 5 agosto 1866 e, con alcune pause di riflessioni, si conclusero nel pomeriggio del 12 agosto. Fu scelta per le trattative la villa del podestà conte Camillo Della Torre, oggi Villa Tomadoni, che si trova in via Piave. Non furono trattative facili. Il gen.conte Agostino Petitti di Roreto, che guidava la delegazione italiana, non concordava con la linea del governo Lamarmora ritenendo le condizioni imposte dall’Austria penalizzanti per l’Italia. Vienna, rappresentata dal gen. Carlo Möring pretendeva che per il 10 agosto le truppe italiane sgombrassero il Trentino e Versa e Chiopris che erano stati occupati a seguito dello scontro avvenuto sul ponte dello Judrio a Versa. Petitti era contrario a quelle condizioni e si recò a Cormons solo per spirito di obbedienza verso il governo che premeva invece per sottoscrivere l’armistizio. Così oltre al celebre ”Obbedisco” di Garibaldi, che venne fermato nella sua avanzata verso Trento, il governo italiano ricevette anche quello di Petitti.
Il plenipotenziario italiano arrivò a Cormons accompagnato dal col. magg. Caccialupi e dal ten. De Magistratis. Incontrò Möring che a sua volta era accompagnato dal ten. col. Kopfinger e dal ca. Thömel. Nel suo diario Petitti scriveva: «All’entrata di questa città esiste a mano sinistra una modesta casetta a pian terreno d’un tal conte Torriani … subito dopo la porta a destra sta una camera a pian terreno, poco ornata e poco mobiliata ed è in quell’ambiente che tenemmo le sedute».
Nel 1966 sulla facciata di quella che ora è la casa Tomadoni venne apposta alla presenza del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat una lapide a ricordo della firma dell’armistizio che per la storia è diventato l’Armistizio di Cormons.
A settembre a Cormons, nello spirito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, sarà inaugurata una mostra documentale, organizzata dalla Società Cormonese Austria, per celebrare i 145 anni della firma dell’armistizio di Cormons. (G.B.P.)
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