Incendio doloso in Viale Negozio Fastweb distrutto

Qualcuno ha dato fuoco al negozio Fastweb di viale XX settembre. Il locale è andato quasi completamente distrutto dalle fiamme e soprattutto dal fumo. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri che hanno posto sotto sequestro il negozio. Il pm Lucia Baldovin ha aperto un’indagine.
L’incendio si è sviluppato ieri mattina all’alba. A scoprire che era stata opera di qualcuno sono stati i vigili del fuoco. I pompieri hanno trovato nel retrobottega-archivio tre focolai distinti e lontani uno dall’altro da dove poi si è sviluppato il rogo. E anche la porta d’ingresso del negozio, è stato accertato, era stata forzata. Ad agire, secondo i carabinieri, alcune persone ritenute esperte. La porta infatti è stata aperta con una certa abilità usando forse un piede di porco. Poi i piromani hanno puntato al retrobottega, forse perché lontano dalla vista attraverso la vetrina.
Nell’incendio sono andate distrutte non solo molte apparecchiature e telefoni in esposizione, ma anche l’archivio cartaceo con contratti, fatture e bolle, in pratica buona parte della documentazione relativa all’attività del negozio di telefonia.
L’allarme è scattato attorno alle 6. A chiamare i vigili del fuoco è stato un abitante dello stesso palazzo, che vive sopra il negozio, spaventato per il fumo che, all’improvviso, aveva invaso le scale e i pianerottoli. I pompieri sono arrivati dopo pochi minuti. Poi sono giunti al negozio di telefonia. Quando hanno trovato la porta d’ingresso forzata è stato chiaro che quella era stata l’azione di un commando.
Per oltre un’ora i pompieri hanno operato per spegnere le fiamme e soprattutto liberare il locale dal denso fumo della combustione. Poi - durante il lungo e articolato sopralluogo - sono stati trovati i tre focolai all’interno del retrobottega, dove appunto erano stati archiviati i documenti e le copie delle fatture e dei contratti cartacei del negozio Fastweb.
Sono state effettuate da parte dei vigili del fuoco diverse campionature delle sostanze e dei residui trovati in prossimità dei focolai individuati dai pompieri. Ma i risultati delle analisi si conosceranno solo tra qualche giorno.
A cercare di risalire alle responsabilità dell’incendio sono i carabinieri del reparto investigativo di via dell’Istria. I militari - su incarico del pm Lucia Baldovin - hanno effettuato una serie di accertamenti per capire chi appunto abbia avuto l’interesse a distruggere il negozio di telefonia.
Cercano infatti non solo di ricostruire l'accaduto, ma anche e soprattutto di chiarire gli eventuali antefatti. «Dobbiamo fare chiarezza nell’ambiente», spiega un investigatore. Ma per ora si possono fare solo congetture. La prima, evidente, è quella di una vendetta nei confronti del gestore “reo” di aver fatto qualche sgarbo a qualcuno. Si sa che l’uomo ieri è stato a lungo interrogato dagli investigatori. Ma c’è anche chi ipotizza che dietro al rogo possa anche esserci l’azione del racket.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo