Infarto nella notte durante la trasferta di lavoro Morto Ettore Camber, fratello di Giulio e Piero

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Ha lasciato molti senza parole la notizia della morte improvvisa di Ettore Camber. Classe 1955 anni, residente a Muggia, secondo di cinque fratelli tra i quali il senatore Giulio e il consigliere comunale e regionale Piero, è stato stroncato ieri da un infarto mentre si trovava per lavoro a Reggio Emilia.

Da circa 12 anni alle dipendenze di Credem Banca, lavorava per filiale di piazza Ponterosso. Dallo scorso giovedì mattina, Camber era impegnato, in qualità di vice presidente del fondo pensioni dell'istituto bancario, in una due giorni nel capoluogo della provincia emiliana. L'altro ieri aveva partecipato alle riunioni previste senza dare segno di evidenti problemi di salute. Era tranquillo, ha lavorato durante il giorno e si è ritirato nella sua camera d'albergo la sera. Ieri mattina era stato fissato un nuovo incontro nella sede centrale di Credem, ma Ettore Camber non si è presentato. Preoccupati, i colleghi hanno tentato invano di chiamarlo, cercando di raggiungerlo al telefono anche attraverso il centralino dell'albergo dove alloggiava. Dopo ripetuti tentativi hanno avvertito i carabinieri, che hanno avuto accesso alla stanza trovandolo senza vita.

I primi ad essere stati avvisati della tragedia sono stati proprio i colleghi dell'agenzia di Trieste, rimasti sconvolti da una notizia così inaspettata che ha coinvolto uno dei dipendenti più stimati. La sua famiglia è stata raggiunta dalla notizia intorno all'ora di pranzo.

Ettore, oltre ai fratelli, lascia 8 figli, la moglie Donatella, due nipotini e la sua mamma, alla quale era fortemente legato, anche per la stretta collaborazione con la quale portavano avanti il Consultorio familiare di ispirazione cristiana. Per tutta la sua grande famiglia Ettore, con la sua saggezza, il suo altruismo e il suo equilibrio era un importante punto di riferimento. È difficile incontrare qualcuno che non spenda parole di stima per lui.

«Una persona di grande spessore, generosa, allegra, spiritosa, dedita al lavoro, e anche con un pizzico di ironia non faceva mai mancare conforto e ascolto a chiunque avesse un problema», riferiscono addolorati i colleghi. Cattolico praticante, oltre che per il lavoro e la famiglia, spendeva tutte le sue energie per il consultorio, le attività della parrocchia e del Centro diocesano vocazioni di Muggia. Sempre presente, disponibile, vedeva in quella comunità della parrocchia la sua seconda famiglia, da supportare e per la quale spendersi in ogni momento di difficoltà.

«Le anime dei Giusti sono nelle mani di Dio e il tormento della morte non li potrà toccare. Ciao Ettore, generoso grande potente Fratello mio, rapitoci improvvisamente nella notte», è la frase che ieri Piero Camber gli ha dedicato. Pochi giorni fa, Camber aveva gioito per la nascita del suo secondo nipotino. Per lui quei bimbi e i suoi figli erano motivo di grande orgoglio. Il suo altruismo era evidente fin dalla giovane età. «Siamo cresciuti insieme - testimonia don Ettore Malnati -, l'ho conosciuto quando era al liceo. Poi è entrato a far parte della Fuci, la Federazione universitari cattolici, e mi ha aiutato nella squadra di lavoro a supporto dei terremotati del Friuli. Eravamo assieme a Tarcento, lui era responsabile dello smistamento viveri, si spendeva molto per gli altri, sempre». Ettore è stato a fianco di don Ettore Malnati anche nella fondazione della radio cattolica della parrocchia di Notre Dame de Sion, “Radio Trieste Centrale”.

Messaggi di cordoglio alla famiglia Camber sono giunti ieri dal governatore Massimiliano Fedriga, dal vice presidente Riccardi, dalla giunta e dal presidente del Consiglio regionale Pietro Mauro Zanin. —



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