Infermieri di comunità verso il raddoppio

Controffensiva della Regione per migliorare i servizi sanitari sul territorio, poco valorizzati sino a oggi

Dove l’assistenza territoriale? Che fine hanno fatto gli annunci che parlavano di un potenziamento dei servizi extra-ospedalieri?

Domande che si sono posti soprattutto gli esponenti di centrodestra commentando le tante cose che non andavano della nuova riforma sanitaria. Ma pare che adesso la controffensiva da parte della Regione sia iniziata. E i numeri sembrano confermare che il cambiamento di rotta si sta per concretizzare.

Per quanto riguarda il territorio, dopo gli ulteriori 43 posti-letto attivati in tutta l’Aas Bassa Friulana-Isontina tra riabilitazione estensiva ospedaliera e Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), l’obiettivo del 2016 (ne parliamo più diffusamente nel servizio di apertura) è l’apertura dei Centri di assistenza primaria (Cap) a Grado, Cormòns, Latisana e Cervignano. Non è tutto. Perché è previsto l’ampliamento (fino al raddoppio) della rete degli infermieri di comunità: servizi importanti che andranno “inseriti” in piccoli Comunui, oggi sprovvisti di questa importante figura.

Peraltro, importanti sono anche i risultati raggiunti nel 2015, anno che si è chiuso con la riorganizzazione ospedaliera tra le sedi di Gorizia e Monfalcone e di Palmanova e Latisana. Il riordino, come è stato evidenziato più volte dagli stessi vertici dell’Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina, ha permesso di «lasciare intatti i servizi esistenti e di attivarne di nuovi». Non a caso, nei giorni scorsi, il direttore generale Pilati aveva smentito indiscrezioni rimbalzate in Consiglio comunale. «Si precisa che il servizio di Pneumologia attualmente erogato presso l’ospedale di Gorizia viene mantenuto con le stesse identiche attività e funzioni garantite in precedenza. Viene invece attivata una nuova funzione di Endoscopia respiratoria presso la sede di Monfalcone al fine di estendere l’offerta anche ai cittadini residenti nel Distretto “Basso Isontino” senza modificare in alcun modo l’offerta del servizio a Gorizia», aveva evidenziato con forza il direttore generale Pilati.

Andando oltre, sono stati resi disponibili nove posti-letto per gli stati di minima coscienza (a Gorizia), 20 posti letto tra Rsa e riabilitazione (a Monfalcone), 14 posti letto di riabilitazione (a Palmanova) e la nuova dialisi a Latisana.

(fra.fa.)

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