Infermieri mandati all’università «Danno erariale di 189mila euro»

di Corrado Barbacini
Niente tasse universitarie. E nessuna forma di “aspettativa” dall’incarico di infermiere professionale. Insomma per dieci infermieri che tra il 2006 e il 2008, dopo aver frequentato la sede di Empoli dell’Ateneo di Firenze, la fortuna è stata di essere praticamente pagati per studiare. Anzi pagati dopo essere stati comandati a frequentare l’Università. Per il procuratore della Corte dei Conti Maurizio Zappatori è stato uno spreco di denaro pubblico: è questo il senso della citazione notificata a coloro i quali all’epoca erano ai vertici della Sanità triestina: Franco Rotelli , già direttore generale, Fulvio Franza, ex responsabile amministrativo e Mario Reali, già direttore sanitario dell’Azienda. Il procuratore Zappatori ha chiesto che vengano processati. L’accusa è di aver provocato un danno alle casse pubbliche di 189.619 euro e qualche centesimo. Somma alla quale vanno aggiunti interessi e rivalutazioni. L’atto ricalca sostanzialmente i contenuti dell’ “l’avviso” che era stato notificato nello scorso mese di giugno. Infatti per il procuratore Zappatori, Rotelli, Franza e Reali «hanno avuto un comportamento estremamente grave. Utilizzando l’istituto del comando finalizzato per finalità diverse da quelle normativamente previste, la cui portata risulta chiaramente percepibile. Con ciò hanno anche violato il principio d’imparzialità dell’azione amministrativa. Hanno agito illegittimamente in grave dispregio delle norme poste a tutela dell’imparzialità e della parità di trattamento dei dipendenti aziendali». «È evidente che il procedimento andasse avanti. Ma per quanto mi riguarda sono pronto a battermi fino all’appello», ha detto ieri Franco Rotelli manifestando una certa irritazione. Ha aggiunto: «Non è vero che è stato un vantaggio. Non tutti i dipendenti sono disposti a studiare in modo pesante». Insomma, nessun privilegio, secondo il principale accusato. Beneficiari di quello che all’epoca era stato definito una sorta di regalo di Natale perché la delibera era stata approvata proprio sotto le festività (29 dicembre 2006), erano stati all’epoca Ofelia Altomare, Livia Bicego, Darinka Daneu, Cristina Stanic, Barbara Ianderca, Loreta Lattanzio, Maila Misley, Cinzia Orlando, Flavio Paoletti e Daniela Bais. Tutti diventati dottori, con punteggi di merito molto alti. Nel corso delle indagini gli investigatori della Guardia di finanza, ai quali la procura contabile ha delegato le indagini, hanno accertato anche che la laurea gratis era servita per consentire ai singoli dipendenti di partecipare a un concorso per diventare dirigente sanitario.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo