Inferno in autostrada, tre morti falciati in Dalmazia

ZARA. Strage sulla Dalmatina, l’autostrada che collega Zagabria e Spalato. Tre persone sono morte e altre 18 hanno riportato ferite nell’incidente avvenuto sabato mattina nelle vicinanze del traforo San Rocco, alle spalle di Zara. I feriti sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali di Zara, Gospi„ (capoluogo della Lika) e Zagabria e nessuno di essi sarebbe in pericolo di vita.
L’orribile sinistro, il peggiore di quest’anno sulla Dalmatina, è stato provocato da un pullman senza passeggeri e che viaggiava in direzione della capitale croata. A causa del fondo reso ghiacciato dalle temperature rigide e dalla bora, il mezzo è finito sulla corsia che conduce a Spalato. Da quel momento e nei successivi cinque minuti è stato un susseguirsi di tamponamenti a catena che parevano non avere mai fine e che hanno coinvolto una ventina di veicoli, soprattutto auto ma anche un furgone e un autoarticolato.
Dopo gli urti, sono state non poche le persone ad uscire dai propri mezzi – alcune di esse anche ferite – tentando di avvisare gli altri conducenti del pericolo che c’era in strada. Ciò è risultato fatale ad un poliziotto di 29 anni, Igor Kati„, nativo di Gospi„ e che lavora a Novalja, località dell’isola di Pago.
L’agente si è precipitato fuori dalla sua vettura, cercando in qualche modo di regolare il traffico e di evitare ci fossero altri tamponamenti, con i veicoli che parevano come impazziti sulla Dalmatina trasformatasi in pista di pattinaggio. Una vettura lo ha travolto, uccidendolo sul posto. L’identica sorte è toccata purtroppo ad un 45enne di Mandre (isola di Pago) e a un 59enne di Zara. Entrambi, seguendo l’esempio del poliziotto, hanno voluto avvertire gli automobilisti delle macchine che venivano incontro sui gravi rischi presenti in quel tratto della Zagabria–Spalato.
Un comportamento ammirevole, pagato con la vita. Alen Skaljic, 26 anni di Ragusa (Dubrovnik) è rimasto coinvolto nell’incidente ma non ha riportato lesioni: «È stato come se si fosse scatenato l’inferno – ha dichiarato ai giornalisti intervenuti sul luogo della tragedia – non c’era nulla da fare, con i veicoli che andavano inevitabilmente a sbattere su quelli fermi sulla carreggiata. Un quadro scioccante e caotico, che ha avuto purtroppo conseguenze pesantissime».
A confermare che il sinistro è stato causato da un autobus è stata Djurdjica Ojurovi„, sostituta del procuratore comunale di Gospi„: «L’incidente si è verificato al chilometro 212 della Zagabria–Spalato, con il conducente del pullman che ha perduto il controllo del mezzo. Quest’ultimo ha superato il guard rail, finendo nella corsia opposta».
Nel giugno 2012, e sempre nello stesso posto, un pullman con a bordo turisti della Repubblica Ceca si era ribaltato, probabilmente per un colpo di sonno del conducente. Il bilancio era stato molto grave: 8 morti e 43 feriti.
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