La mano finisce incastrata nel macchinario: grave 22enne

L’infortunio è avvenuto in un piccolo campo di via San Canzian: il giovane, di Palmanova, è stato trasferito con urgenza all’ospedale con l’elisoccorso. Non è in pericolo di vita

Tiziana Carpinelli
Il luogo dell'incidente a Begliano fotografato da Katia Bonaventura
Il luogo dell'incidente a Begliano fotografato da Katia Bonaventura

Stava lavorando su una spannocchiatrice, in un piccolo campo di via San Canzian a Begliano, quando la mano s’è incastrata all’interno del macchinario. Tutto è accaduto probabilmente in un attimo e per un giovane di 22 anni, nato a Palmanova, D.S. le sue iniziali, l’incidente ha avuto serie conseguenze. L’estremità dell’arto sinistro è rimasta intrappolata tra i rulli meccanici ed è stato grazie al tempestivo intervento del titolare di una nota azienda agricola della zona, affittuario di quel lotto di terra, che il giovane è stato liberato dalla morsa della sgranatrice.

Il soccorritore ha infatti svitato in un lampo i rulli, anticipando l’intervento dei Vigili del fuoco, accorsi sul posto dal Distaccamento di Monfalcone con un mezzo, e guadagnando così minuti preziosi. Il giovane agricoltore è stato quindi caricato subito sull’ambulanza del 118 e trasferito al San Polo. Da lì poi l’elisoccorso l’ha condotto a Pordenone, dove opera il Centro di chirurgia della mano, un polo specialistico. Sottoposto a un delicato intervento chirurgico d’urgenza, secondo quanto appreso, si attende nelle prossime ore la valutazione medica sulla piena ripresa della funzionalità dell’arto, dopo il trauma subìto. Il 22enne, a detta di testimoni, è sempre rimasto cosciente e non si trova in pericolo di vita, al netto della possibile severità della lesione alla mano sinistra.

Tutte da capire, invece, le cause dell’infortunio, avvenuto su un terreno in affitto all’azienda agricola Pozzar, che si dichiara «estranea all’accaduto» e gestisce da maggio a novembre il popolarissimo chiosco “Ai Talponi”, tappa fissa dei bisiachi, mentre nel resto dell’anno l’attività a Fiumicello, altro punto di ritrovo per gli amanti della tartina e della cucina di casa davanti al caminetto. Pare che il giovane fosse lì giunto, ieri, con un mezzo proprio, la spannocchiatriche, per «dare una mano in amicizia, trattandosi di un piccolo campo», spiega il titolare dell’azienda, lo stesso che poi ha smontato parte del macchinario per liberare il 22enne.

Pure lui stava arrivando sul terreno in questione con un trattore, quando si è reso conto dell’accaduto. Il primo ad avvedersene e ad allertare il 118 pare però sia stato un corriere in transito. Il titolare dell’azienda Pozzar, terminate le operazioni di primo soccorso, s’è a sua volta rivolto al centralino dell’emergenza.

Subito è piombata anche una Volante dal Commissariato di Monfalcone, con due agenti che hanno poi esperito tutti gli accertamenti, in sinergia col personale ispettivo di Asugi, della Struttura complessa della Prevenzione sicurezza negli ambienti di lavoro. La Polizia ha disposto il sequestro del mezzo per successive verifiche, mentre la Scientifica ha svolto i rilievi. Si procede contro ignoti per l’ipotesi, in astratto, di lesioni colpose. Indagini sono in corso per accertare la sussistenza di eventuali responsabilità in merito al fatto.

Da ricostruire, in particolare, come la mano del giovane sia finita tra i rulli. La macchina si era forse inceppata nelle operazioni di trebbiatura? O una sua parte s’è all’improvviso ingolfata e il giovane per farla ripartire è rimasto incastrato con la mano? Impossibile dirlo ora. Spettano all’autorità competente, Asugi, gli accertamenti, in collaborazione con la Polizia di Stato.—

Argomenti:cronaca nera

Riproduzione riservata © Il Piccolo