Intervento da 100 mila euro per sistemare viali e targhe al Parco della Rimembranza

Previsti sei mesi di lavoro. Tra gli obiettivi rilanciare in chiave turistica  lo spazio sotto le mura del castello che ricorda i caduti triestini  
Lasorte Trieste 09/07/20 - S.Giusto, Parco della Rimembranza
Lasorte Trieste 09/07/20 - S.Giusto, Parco della Rimembranza

il progetto



Quattro gli obiettivi: migliorare la fruibilità dei percorsi e delle scarpate, evidenziare la valenza storico-monumentale, alzare il livello di attrazione turistica, mettere in sicurezza gli elementi critici che possono ostacolare la visita del sito.

Con queste premesse il Comune apre il cantiere per riqualificare il Parco della Rimembranza, che ricorda i caduti triestini delle guerre novecentesche estendendosi sotto le mura del Castello di San Giusto: alcuni anni fa era stato calcolato che ogni anno circa 300.000 persone s’incamminavano verso il maniero passando attraverso il Parco. L’assessore ai Lavori Pubblici, Elisa Lodi, ha ottenuto il sì della giunta per un’operazione manutentiva straordinaria che vale 100.000 euro ricavati da alienazione di titoli. Responsabile del procedimento sarà lo stesso dirigente del servizio strade e verde pubblico, Andrea De Walderstein. Il cronoprogramma dell’intervento prevede una durata di sei mesi. In precedenza sono state abbattute una ventina di piante «a rischio di schianto», secondo la suggestiva definizione fornita dalla delibera.

La relazione, che scorta progetto definitivo e delibera, dettaglia le caratteristiche delle «piccole» opere chiamate a ridare tono a un’area di grande valore simbolico, istituita 95 anni fa con il Regio decreto 2747/1925. La rassegna suggerisce il ripristino degli elementi metallici di arredo che riportano le mappe utili per una visita consapevole; il diserbo delle pavimentazioni in pietra; il reinserimento di pezzi mancanti nelle pavimentazioni dissestate; il ripristino delle pietre commemorative e degli arredi in pietra; il mantenimento delle zone a verde; la recinzione di sicurezza sul cordolo nella scarpata sotto via Caboro (la strada di Tor Cucherna e dell’asilo nido “San Giusto”).

Da un punto di vista topografico - precisa la relazione - il cantiere spazierà da via Caboro fino al viale della Rimembranza, coinvolgendo via Capitolina, viale Ragazzi del ’99, Scala dei giganti. I percorsi pedonali vengono considerati in «discrete condizioni» ma i materiali utilizzati - arenaria, bianca d’Aurisina, porfido, inerte stabilizzato, terra battuta - presentano locali cedimenti, parti lapidee mancanti, problemi collegati allo smaltimento delle acque superficiali.

La stessa relazione parla di 1073 lapidi commemorative ripartite in differenti tipologie: pietre con singoli nomi di militari caduti, altre con elenchi di nomi, altre a cura di associazioni combattentistiche, altre a evocare eventi storici. Sotto il profilo tecnico, la relazione sottolinea che gli interventi sono di «bassissimo impatto sull’esistente» perché saranno utilizzati/recuperati gli stessi materiali.

Il Parco esiste dal maggio 1926, l’arredo fu concluso nel 1934, ripartito in 26 settori, che raccolgono la memoria dei soldati triestini defunti nelle due guerre mondiali, nella guerra d’Etiopia e in quella di Spagna. Un paio di anni fa venne organizzato un primo recupero a cura di una ventina di studenti dell’istituto Deledda-Fabiani, nel quadro di un’iniziativa che fu patrocinata dal Rotary Trieste Nord. —



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