Invasione di sciami d’api con il caldo

Una nuvola, anzi una serie di nuvole. Decine di migliaia di api hanno puntato verso la città. È successo ieri mattina. Almeno una dozzina gli interventi dei vigili del fuoco. Un numero rilevante se si pensa che a mezzogiorno tre richieste erano ancora in attesa. Al telefono gente impaurita. «Salvateci dalle api».
Così è stato un crescendo per tutta la mattina: da via Capodistria 55 a via Valmaura 21. E poi da via Rebez, a salita di Gretta fino al Campo di San Luigi. Ancora: Giarizzole e piazza Piccola dietro al municipio.
Ma che cosa è successo? «In questo periodo - spiega l’apicoltore Fausto Settimi - sono moltissime le api che abbandonano l’alveare. Quando va via la vecchia regina, le api cercano un posto nuovo dove costruire un alveare. E così è accaduto anche a causa della brusca variazione di temperatura. Non c’è stata alcuna fioritura e questo è un problema».
Spiega un altro apicoltore, Virginio Carboni: «Senza dubbio è un anno particolare. L’altro giorno ci sono state varie chiamate da parte dei vigili del fuoco. Sono andato per un intervento in strada di Fiume, ho sistemato una cassettina di polistirolo sotto le api e le ho fatte entrare. Fortunatamente è entrata anche la regina e così le altre l’hanno seguita. In quello che sta succedendo non c’è nulla di strano. È un fatto naturale anche se certe situazioni come questa per me possono essere un segno oltre che di un aumento brusco della temperatura anche di inquinamento. Nella nostra zona ci sono moltissimi apicoltori ed è verosimile che ogni tanto, come in questo caso, le api vadano anche verso la città. Ma voglio rassicurare la gente, non c’è nulla di pericoloso. Basta aspettare e se ne vanno da sole. Queste api non sono aggressive. Lo diventerebbero se qualcuno andasse a infastidirle. Si possono anche toccare con le mani».(c.b.)
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