Invecchiamento e crisi dono del sangue in calo

TURRIACO. Il futuro del dono del sangue, in leggero, ma costante calo negli ultimi anni nel Monfalconese, sta nei giovani. E' questo il messaggio risuonato forte ieri nel corso della 57esima Giornata del donatore di sangue organizzata dall'Advs mandamentale a Turriaco.
A sostenerlo è stato anche il presidente della Regione Renzo Tondo che, da donatore, non ha voluto mancare l'appuntamento. «La diminuzione delle donazioni in quest'area - ha detto - è dovuta con tutta probabilità all'invecchiamento della popolazione e alla crisi economica, che crea incertezza. Quello che posso dire è apriamo un tavolo e ragioniamoci, anche se, forse, l'azione che può dare i maggiori frutti è quella di investire nel coinvolgimento dei giovani, nel fare informazione nelle scuole».
Il lavoro dell'Advs di Monfalcone e Gorizia all'interno delle scuole è già realtà ed è stato definito "incredibile" dal coordinatore nazionale dei giovani donatori Matteo Benci. Il presidente dell'Advs mandamentale Franco Devidé ieri è invece ritornato sull'opportunità di coinvolgere anche i molti stranieri residenti nel territorio e di aprire almeno un pomeriggio alla settimana il Centro trasfusionale di Monfalcone per intercettare quanti, lavoratori e studenti, non possono assentarsi dai propri impegni alla mattina. Se sull'avvicinamento della popolazione straniera c'è stato il silenzio più assoluto, sulla questione dell'ampliamento o modifica degli orari il direttore generale dell'Azienda sanitaria isontina Marco Bertoli ha spiegato come una valutazione sia stata fatta.
«Ci abbiamo ragionato nel corso dell'ultimo anno - ha detto -, ma non è chiaro se sia un'azione davvero efficace. Siamo però disposti a confrontarci ancora: non abbiamo gettato via l'idea». Il direttore dell'Ass, sottolineando l'importanza del dono e di essere donatori, ha però invitato in sostanza l'associazione a ragionare in termini di un sistema ragionale di raccolta che di fatto è in crescita. Un invito a riflettere sulla situazione demografica dell'Isontino è stato comunque lanciato dal responsabile regionale del Sistema immunotrasfusionale Vincenzo De Angelis, che pure ha sottolineato l'importanza di coinvolgere i giovani.
Da parte del responsabile del nuovo Dipartimento immunotrasfusionale di Area vasta isontino-triestina, Luca Mascaretti, è venuta in ogni caso la disponibilità al confronto con i donatori sulle azioni utili a migliorare la raccolta.
Il sindaco di Turriaco, Alessandra Brumat, pure donatrice, ha però in apertura voluto chiedere alle istituzioni presenti (per la Provincia l'assessore Sara Vito) di «prendersi cura della salute dei donatori in modo attento per salvaguardare un patrimonio che è di tutti». Il presidente della sezione locale Umberto Gregorin ringraziamenti a tutte le delegazioni, giunte anche dal Veneto e dalla Croazia, all'amministrazione e alla Pro Loco Turriaco per il supporto organizzativo. A conclusione dell'incontro ufficiale, aperto dal canto dei cori del Gruppo costumi tradizionali bisiachi, sono stati premiati i donatori più assidui.
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