Irene Cao: «Serve più decenza ma la sanzione è eccessiva»

«È ovvio, 20mila euro sembrano davvero un po’ eccessivi, anche perché, me lo lasci dire, certe cose ben più gravi si lasciano correre». Non ha dubbi sulla multa contestata di due amanti a Cervignano,...
«È ovvio, 20mila euro sembrano davvero un po’ eccessivi, anche perché, me lo lasci dire, certe cose ben più gravi si lasciano correre». Non ha dubbi sulla multa contestata di due amanti a Cervignano, Irene Cao, scrittrice pordenonese da oltre cinquecentomila copie con i suoi romanzi, sbrigativamente definiti erotici, e nei quali ha affrontato la complessa relazione tra sesso e passione, in un tempo segnato dai social e dall’apparenza. «D’altra parte, però, sono altrettanto convinta che soprattutto nel sesso e nei rapporti di coppia ci sia una questione di decoro. La chiami dignità se vuole, ma in ogni caso si dovrebbe avere la decenza di vivere in privato le proprie passioni. Almeno, io non farei mai una cosa simile».


Ma magari una passione improvvisa, irrefrenabile?


Certo, che dire, alle volte è così, ma una sanzione così elevata... in fondo, poi, che cosa si vuole proteggere, di cosa si ha paura? Sa cosa le dico? È la nudità alla fine che fa paura. Di fronte alla nudità siamo tutti spaventati, siamo inermi, non sappiamo come reagire, ed ecco che si esagera. Con la considerazione ovvia, lo so bene, ma reale, che cose davvero più gravi si lasciano correre.


Detta così, in effetti sembra abbastanza ovvia.


Allora le dico una cosa che mi è successa. Sono stata recentemente coinvolta in un caso giudiziario che si è svolto a Milano, una questione che riguarda il furto di identità. Un incubo, per me, e immagino per chiunque lo subisca. È davvero una situazione che non lascia vivere, che entra nel tuo quotidiano e lo devasta, lo usurpa, senza ritegno. Non si tratta della questione di un attimo, mi creda. Sono sicura che alla fine nessuno pagherà per quello che ha fatto, nessuno sarà chiamato a riparare il danno fatto con una persecuzione continua. La giustizia fa il suo corso, ovvio, ma se mettessi a confronto queste due vicende, mi creda che 20mila euro per aver fatto l’amore così, magari visti solo da qualcuno, ecco mi sembrano davvero esagerati.


Lei crede che in fondo ci sia solo ipocrisia?


Le dico di più. Ho cercato a Venezia, dove stiamo facendo alcune riprese, una terrazza dalla quale si vedesse la città. Non si immagini scene di sesso o cose del genere, solo alcune riprese funzionali al racconto. Sapevo che la terrazza del Danieli poteva andare bene e con la produzione abbiamo formalizzato la richiesta con tanto di progetto. Sa cosa mi hanno risposto? Che la scrittrice erotica non la vogliono. Ecco di cosa parliamo, non di ipocrisia, forse, ma di paura sì!


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