Irisacqua, ecco Graziani sull’asse Romoli-Cisint

Un geologo di Monfalcone nuovo amministratore unico della società Dodici Comuni votano per l’uscente Bolzan, ma pesano i voti dei “big”
Bumbaca Gorizia 14.05.2011 Apertura seggi elettorali - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 14.05.2011 Apertura seggi elettorali - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
L’ultimo colpo di coda di Romoli. Si configura così, secondo il centrosinistra, il comportamento tenuto dal Comune di Gorizia (spalleggiato da quello di Monfalcone) relativamente alla partita delle nomine ai vertici di Irisacqua e Isontina Ambiente. Nei giorni scorsi, a tuonare erano stati 18 sindaci dell’Isontino, guidati da
Davide Furlan
sindaco di Romans, che avevano accusato i due Comuni più grandi (più altri vicini al centrodestra) di non voler attendere, per il rinnovo, l’insediamento delle nuove amministrazioni comunali dopo il voto dell’11 giugno e di voler «imporre dall’alto» dei propri numeri una decisione a colpi di maggioranza. Oggi a rincarare la dose interviene
Diego Moretti
, capogruppo del Pd in Consiglio regionale. «Arroganti, Cisint e Romoli si comportano da “padroni” del territorio rompendo equilibri territoriali e metodi consolidati negli anni». Secondo Moretti si tratta di un atto «molto grave perché rompe un patto decennale tra tutto il territorio che è sempre andato oltre l’appartenenza politica, e perché questi due amministratori pensano e si comportano come fossero gli unici “padroni” del territorio, relegando gli altri 23 comuni dell’Isontino in un ruolo inutile. Questa non è mai stata la nostra storia». Sino ad oggi, ricorda il capogruppo dem, «tutti i Comuni venivano coinvolti e le scelte sulle partecipate venivano condivise e prese sulla base dei requisiti di competenza e professionalità, pensando ad assicurare ai cittadini servizi di qualità. Aver rotto tale patto è veramente preoccupante». Infine, un’ultima considerazione: «Mi spiace non leggere la condivisione del documento “dei 18” da parte del Comune di Ronchi dei Legionari». Pronta la replica del sindaco
Ettore Romoli
. Che rispedisce al mittente ogni addebito, esordendo però con una zampata polemica. «Dopo il rinnovo dei vertici della Fondazione Carigo, che non ho voluto commentare, non mi sarei aspettato che Moretti andasse a parlare di
fair play
. Detto questo, da parte nostra non c’è nessuna volontà di decidere anche per gli altri. Pure io, avrei ritenuto giusto rinviare le votazioni ad elezioni avvenute ma Moretti e Furlan sanno che c’è il rischio di commissariamento se le nomine non avverranno entro il 12 giugno». E mentre l’assessore
Guido Germano Pettarin
parla di «polemiche che non hanno ragione d’esistere», il sindaco Furlan non ci sta. Il
casus belli
è la scadenza degli organi di gestione delle due società, avvenuta il 28 aprile. Per legge la
prorogatio
può essere la massimo di 45 giorni: il termine ultimo, quindi, è il 12 giugno, proprio il giorno dopo la tornata delle elezioni amministrative. «L’indicazione emersa all’unanimità era stata quella di traguardare le Comunali, rieleggendo gli organi amministrativi di Isontina Ambiente ed Irisacqua entro il 31 dicembre di quest’anno per consentire alle nuove amministrazioni (rappresentano pur sempre più del 50% delle quote, ndr) di insediarsi», ribadisce oggi. In serata, poi, è arrivata la nomina (sofferta). Nuovo amministratore unico di Irisacqua (prende il posto di Mirio Bolzan) è
Giambattista Graziani
, geologo di Monfalcone, libero professionista. «Il mandato - spiega l’assessore Guido Germano Pettarin - è sino al 31 dicembre 2017, confermato l’appannaggio di 18mila euro lordi annui. A votarlo 7 Comuni (Fogliano, Monfalcone, Ronchi, Gorizia, San Pier, Dolegna e Mossa) che rappresentano il 66,69% delle quote. Tre gli astenuti (Moraro, Medea, Capriva). Nessun voto contrario». Fa eco il sindaco di Romans Furlan: «Dodici Comuni hanno votato per Mirio Bolzan ma la nomina è stata ritenuta non conforme alla volontà uscita dal comitato di coordinamento. Ma daremo battaglia». Insomma, ha vinto Romoli. Ha vinto Cisint.


Riproduzione riservata © Il Piccolo