Italiani multati in Slovenia vivace dibattito sul web

Sono migliaia i corregionali che a cadenza regolare varcano il confine italo-sloveno per rifornire di carburante la propria autovettura, per fare la spesa, per questioni professionali o semplicemente...
Bumbaca Gorizia 07.02.2012 Salcano Goriski Radic radicchio Rosa di Gorizia slovena - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 07.02.2012 Salcano Goriski Radic radicchio Rosa di Gorizia slovena - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Sono migliaia i corregionali che a cadenza regolare varcano il confine italo-sloveno per rifornire di carburante la propria autovettura, per fare la spesa, per questioni professionali o semplicemente per una passeggiata. E moltissimi, dopo aver letto sul giornale di ieri il servizio sulle multe improprie comminate da zelanti poliziotti sloveni a malcapitati automobilisti goriziani, hanno scelto il portale de Il Piccolo per raccontare la propria esperienza. Così, in poche ore la notizia è stata commentata da oltre quaranta lettori, innescando un vivace dibattito on-line. La nebulosa questione relativa alle normative sull'equipaggiamento obbligatorio per circolare sulle strade della vicina Repubblica slovena in automobile ha fatto letteralmente scatenare gli utenti di IlPiccolo.it, pronti a dire la loro sull'argomento. La vicenda ha preso le mosse da una lettera che il coordinatore del Pdl di Cormons, Riccardo Leone, aveva indirizzato all'ambasciatore italiano a Lubiana, Rossella Franchini, per segnalare il caso di alcuni automobilisti goriziani che si erano visti appioppare salatissime multe per la mancanza a bordo di estintore e coperta termica. Dispositivi che, come confermatoci dal Dipartimento della Polizia di Nova Gorica, sono obbligatori solo per i veicoli di stazza superiore alle 3,5 tonnellate. «Le leggi vengono applicate forse a seconda della targa?», ha scritto provocatoriamente su IlPiccolo.it l'utente Isnotfinger. «Il vittimismo fa parte dei deboli, lo zelo nel rispetto della legge non è mai eccessivo», ribatte invece Janko01. Che le linee guida sull'equipaggiamento obbligatorio siano tutt'altro che chiare lo confermano diversi commenti: «Io – racconta Silvio1946 - in Slovenia ci vado spesso: mi sono informato a Trieste in un negozio sulle dotazioni necessarie. Ci vogliono la cassetta del pronto soccorso, le catene e la pala: con 30 euro mi sono comperato tutto. Sono stato fermato ad un controllo ed era tutto in regola». In realtà, la pala per liberare il veicolo in caso di nevicate copiose è obbligatoria soltanto per i mezzi pesanti: chi viaggia in auto e sconfina deve tenere tra bagagliaio e abitacolo soltanto ruota di scorta, triangolo, kit di pronto soccorso, lampadine di riserva e, per chi intraprende un viaggio in superstrada, giubbotto catarinfrangente, da indossare in caso di incidente. La dotazione invernale per le automobili prevede soltanto l'installazione di pneumatici da neve o, in alternativa, la presenza a bordo di catene, da montare in caso di condizioni estreme. E se c'è chi bolla la denuncia di Leone come «storiella inventata dai benzinai goriziani», qualcuno – tra il serio e il faceto – racconta di aver scelto di risolvere la questione alla radice: «Io in Slovenia non ci vado più e ho risolto il problema», spiega un pragmatico Eltazar. (chr.s.)

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