Jadrolinija alla sfida dei traghetti

FIUME. Jadrolinija, passa lo straniero. La maggiore compagnia passeggeri in Croazia, che ha sede a Palazzo Adria a Fiume, ha ancora un paio d’anni di tempo prima di dovere affrontare la concorrenza d’oltreconfine per la concessione delle linee di traghetto.
In base a quanto accordato tra Unione europea e Croazia, il mercato nazionale dei trasporti traghetto sarà chiuso alle armatrici straniere fino al 31 dicembre 2016, dopo di che alle gare non potranno partecipare soltanto le armatrici croate, come avveniva finora, ma anche quelle (ad esempio) italiane, greche e di altri Paesi.
La liberalizzazione del settore potrebbe però essere anticipata entro l’inizio dell’estate: infatti, non oltre il prossimo 15 marzo sarà l’Agenzia croata per il trasporto marittimo costiero di linea a bandire i concorsi per la concessione di 36 tratte per ferry e navi. Per ogni contratto che non sarà firmato entro il primo luglio, la citata agenzia darà vita ad una nuova gara, stavolta internazionale. In pratica, l’ingresso delle armatrici straniere potrebbe avvenire già nel 2014.
Alla Jadrolinija, ancora in mani statali, è da tempo che sta suonando l’allarme dopo decenni di monopolio quasi assoluto. A peggiorare la situazione è la mancata nomina della nuova direzione, iter che sta durando da ormai un anno e con l’attuale direttore generale, Slavko Lon›ar, da mesi in odore di pensionamento.
Stando a fonti ufficiose, alla Jadrolinija avrebbero l’intenzione di affrancarsi dai collegamenti di catamarano, le cui concessioni potrebbero venire poste sul mercato internazionale già quest’anno.
Ricordiamo in tal senso che la linea di catamarano Fiume–Lussino, per anni in concessione alla compagnia fiumana, è da settimane gestita dalla dalmata Kapetan Luka di Krilo Jesenice. Intanto arrivano risultati non buoni dalla tratta Fiume–Ragusa (Dubrovnik), affidata alla Jadrolinija.
L’anno scorso sono stati trasportati 41 mila e 350 passeggeri (-8,8 per cento su base annua) e 7044 veicoli, per una diminuzione dell’11,8 per cento nei riguardi del 2011.
Ancora qualche cifra: nel 2012, le linee traghetto che hanno fatto registrare il maggior numero di passeggeri sono state la Zara–Oltre (Preko), con 1 milione e 606 mila unità, la Spalato–San Pietro di Brazza (1 milione e 534 mila), la Valbisca (Veglia)–Smergo (Cherso), 769 mila, e la Prizna–Zigljen (698 mila).
Per quanto attiene invece ai veicoli, prima piazza per la Valbisca–Smergo (369 mila), seconda per la Stinica (terraferma)–Misnjak (Arbe), a quota 340 mila, seguite dalla Spalato–San Pietro (314 mila) e dalla Prizna–Zigljen (295 mila).
Sembra inevitabile però, a questo punto, una concorrenza da parte delle società armatrici di Italia e Grecia. Soprattutto la prima potrebbe sinergicamente inglobare le rotte croate con quelle italiane contribuendo anche a una maggiore fluidità di collegamenti dall’Italia storico bacino d’utenza del turismo dalmata e istriano.
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