La “bagnina” Emma sogna l’olimpiade partendo dal Quarin

CORMONS
Campionessa italiana e trionfatrice nella tappa di Eindhoven della Coppa Europa. Sono i titoli di cui può fregiarsi da qualche giorno Emma Franzot. La nuova stella dello sport cormonese non ha ancora 18 anni (li compirà il 30 ottobre prossimo) ma alla sua giovane età può già vantare risultati clamorosi, ottenuti in quest’ultimo mese tra Olanda e Italia. Sì, perché Emma, tesserata per la Gorizia Nuoto, nel Paese dei tulipani ha appena vinto la tappa olandese della Coppa Europa di lifesaving mentre pochi giorni dopo a Roma ha ottenuto anche il titolo italiano.
Detto anche nuoto di salvamento, il lifesaving è uno sport ancora non molto noto ai più, ma che è sempre più diffuso. Nel 2020 alle Olimpiadi di Tokio sarà presente come dimostrativo. E sono proprio i Giochi Olimpici giapponesi il primo grande obiettivo di Emma, che intanto si gode i risultati di quest’estate nella quale è letteralmente sbocciata: carattere riservato ma estremamente determinato, ha sbaragliato la concorrenza a livello continentale e nazionale in campo sia individuale che di squadra. «Emma a Eindhoven ha vinto i 200 ostacoli - spiega l’allenatrice Martina Gratton - ma è stata una trasferta di successo anche a livello di gruppo: il team della Gorizia Nuoto, composto anche da Brian Clocchiatti, Davide Tominec e Roberto Ciotola è arrivato al secondo posto. A Roma poi è arrivato per Emma anche il titolo italiano sui 100 metri percorso misto. Ma non c’è solo lei a tenere alti i colori della Gorizia Nuoto: da sottolineare anche il successo in Olanda di Francesco Ippolito sui 100 percorso misto, che ha poi vinto anche il titolo italiano così come Brian Clocchiatti, che a Roma ha battuto tutti sui 200 super e sui 200 ostacoli».
Ma che tipo di atleta è Emma? «Non è una velocista pura, ma ha molta resistenza e quindi le gare a lei più adatte sono 200 e 400: ha anche una grande forza se si considera che nelle gare col manichino, quest’ultimo pesa 50 chili», risponde Gratton. Il traguardo prossimo più immediato? «Il sogno è mandare più ragazzi possibile della nostra società al Mondiale di Adelaide, in Australia. Come società non abbiamo le risorse per permetterci di pagare ai nostri atleti una trasferta così lunga, ma alcune società ce li hanno chiesti in prestito». —
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