La Biblioteca si fa scappare 3500 libri donati da Semola

Gli eredi dell’insegnante ed esponente del Psi scomparso lo scorso agosto li avevano offerti al Comune. Ora sono alla Repubblica dei ragazzi di Trieste
Di Fabio Malacrea
Altran Monfalcone 17/08/2009 BIBLIOTECA DI MONFALCONE - Foto di Katia Bonaventura
Altran Monfalcone 17/08/2009 BIBLIOTECA DI MONFALCONE - Foto di Katia Bonaventura

Tremilacinquecento volumi di filosofia, storia e politica delle migliori edizioni, libri rari e di pregio raccolti in una vita da Sergio Semola, per anni insegnante al Liceo scientifico Buonarroti, scomparso a 68 anni nell’agosto scorso: un patrimonio di cultura offerto dagli eredi alla Biblioteca comunale di Monfalcone che però se l’è fatto scappare, lasciando che prenda la strada della Repubblica dei ragazzi di Trieste dove è già in corso la catalogazione. La ragione? Lungaggini organizzative. La struttura monfalconese ha lasciato passare dei mesi senza ritirare il lascito, adducendo varie giustificazioni: mancanza di spazio, difficoltà di trasporto. E l’attesa ha indispettito gli eredi che hanno percepito del disinteresse, scegliendo quindi un altro beneficiario. «È una situazione paradossale e assurda - confessa Gianni Maiani, ex sindaco socialista di Monfalcone e amico di Semola -. Devo ammettere che mi sono vergognato della mia città». E dire che solo pochi giorni fa il Comune aveva annunciato orgogliosamente un contributo di 10mila euro da parte della Fondazione CariGo, finalizzato a esaltare «il ruolo sociale e culturale particolarmente rilevante della Biblioteca tanto più ove si considerino l’attuale grave crisi economica e la graduale e generalizzata riduzione delle risorse e delle opportunità di aggiornamento».

La vicenda parte il 5 agosto scorso con la scomparsa di Semola, personaggio di spicco della politica cittadina negli anni ’70 e ’80, già segretario provinciale del Psi, amico personale di molti maggiorenti socialisti di allora tra cui Loris Fortuna. Alla sua morte è stato il cugino Giovanni a dover decidere sulla la sorte della sua splendida biblioteca. Ed è stato Maiani, grande amico di Semola, a dargli l’idea di una donazione a favore dellaBiblioteca di Monfalcone. Sono partiti i contatti: i volumi sono stati offerti alla struttura cittadina con l’unica richiesta di una targhetta che ricordasse il lascito. Subito sono emerse però difficoltà logistiche e per il trasporto dei volumi. «Tanti sono stati - rileva Maiani - i contatti che anch’io ho avuto con l’assessore Benes e i responsabili della Biblioteca. Senza mai arrivare al dunque». Fino a quando Giovanni, onestamente irritato per quei tentennamenti, è entrato in contatto con la Repubblica dei ragazzi. Detto e fatto: nel giro di due giorni i 3500 volumi hanno trovato posto a Palazzo Vivante e attualmente sono in fase di catalogazione, operazione cui collabora lo stesso Maiani. «È stata una grande occasione perduta - conclude l’ex sindaco -. Quei libri di grande valore sono stati snobbati proprio dalla città in cui Sergio ha insegnato per una vita. Questo epilogo non fa onore a Monfalcone».

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