La Brigata Pozzuolo ha iniziato in Libano l’ultima missione

Con il passaggio di consegne dalle mani del generale Antonio Bettelli a quelle del generale Vasco Angelotti, è iniziata ufficialmente ieri quella che, quasi certamente, sarà l’ultima missione in...

Con il passaggio di consegne dalle mani del generale Antonio Bettelli a quelle del generale Vasco Angelotti, è iniziata ufficialmente ieri quella che, quasi certamente, sarà l’ultima missione in Libano della Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”.

Alla base “Millevoi” di Shama, il formale atto di cessione della responsabilità da parte della Brigata aeromobile “Friuli” di Bologna alla grande unità goriziana è stato presieduto dal generale di Divisione Paolo Serra, comandante di Unifil (United Nation Interim Force in Lebanon).

In base alla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il contingente internazionale impiegato al confine con Israele è chiamato a mantenere la pace nell’area compresa tra il fiume Litani e la Blue line, la linea di demarcazione armistiziale. Dopo la guerra scoppiata tra Gerusalemme e Beirut nell’estate del 2006, ad aprire la missione Leonte erano stati proprio i caschi blu goriziani allora comandati dal generale Paolo Gerometta. I militari della Pozzuolo erano poi ritornati in Libano nel 2008 (questa volta sotto la guida del generale Flaviano Godio) e nel 2010 (con il generale Guglielmo Luigi Miglietta).

La missione iniziata ieri durerà sei mesi e al ritorno in patria - a meno di improbabili cambi di rotta da parte del governo -, la brigata verrà sciolta e i suoi reparti confluiranno in altre grandi unità, pur rimanendo nelle sedi in cui si trovano oggi.

In questo periodo il generale Angelotti avrà il comando del settore Ovest di Unifil e ai suoi ordini ci sarà un contingente composto da circa 1100 soldati italiani e 2300 militari stranieri provenienti da Brunei, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Corea del Sud, Slovenia e Tanzania. I caschi blu opereranno in stretto coordinamento con le Forze Armate Libanesi per garantire sicurezza e stabilità del Paese.

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