La ciclabile in viale sarà verde cinabro In arrivo le panchine

Piazzole per i gazebo e l’attraversamento dei marciapiedi Fiori variabili durante le stagioni per camuffare i cassonetti
Ti. Ca.
Bonaventura Monfalcone-15.09.2021 Sopralluogo per pista ciclabile-Viale San Marco-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.09.2021 Sopralluogo per pista ciclabile-Viale San Marco-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Muschio o malva? Nel dubbio sfuma intanto la tonalità persiana: non ne viene apprezzato il viraggio sul blu. Alla fine, tra un consulto e l’altro, la spunta il verde cinabro e amen: la pista ciclabile dal Caffè corso alla pizzeria Gabbiano avrà questo colore. E così sarà anche per il tratto, nei prossimi step, della maxi rotatoria del porticciolo Sauro (quando, e chissà quando, arriverà) e giù fino al Parco della Rimembranza. Come pure dell’attraversamento dell’ex sedime ferroviario del cantiere: ormai è deciso. Tutte le ciclabili en pendant.

Il verdetto, ieri dopo le 11.30, direttamente sul posto, dopo fluttuante responso del plotone giuntale (tutto schierato, tranne l’assessore Antonio Garritani per altri impegni istituzionali) e dei dirigenti e tecnici comunali (Enrico Englaro, Andrea Ceschia, Andrea Olivetti). I cittadini – una cinquantina quelli partecipanti al noto sondaggio municipale – avevano già compiuto la scrematura tra i colori in campo: aborrito il carminio e pure il celeste, trionfo del verde.

Ma quando sarà pronta questa ciclabile? Stando ai funzionari ci vorranno tre giornate (di siccità) per la stesura della particolare colorazione, con un certo grado di granulosità, antiscivolo. Entro fine settembre il lavoro sarà fatto: la pista di per sé è già pronta. Ma il sindaco Anna Cisint ha voluto affrontare con la squadra al completo o quasi tutti gli altri nodi del viale San Marco, che da cronoprogramma, dopo l’investimento prima di 360 mila e poi di ulteriori 60 mila euro, a fine novembre (e comunque prima dell’allestimento degli addobbi natalizi) sarà concluso. La più parte degli investimenti, che ha monopolizzato ampia fetta dei lavori fin qui prodotti, ha riguardato gli impianti di irrigazione automatica e di illuminazione, ovvero l’apposizione dei dispositivi nel sottosuolo. Ora il maquillage voluto dall’amministrazione prenderà forma esteriore con l’ulteriore inserimento di piazzole di cemento drenante per consentire l’agevole attraversamento del tratto dal parcheggio al marciapiede, in prossimità anche delle attività commerciali, e di una dozzina di rastrelliere e venti panchine.

Per favorire il rinverdimento del viale, su input dell’assessore Sabina Cauci, alle radici dei tigli, i giardinieri hanno predisposto «edera rampicante a ricreare il sottobosco e l’inserimento di svariate fioriere in pietra». Dunque dove non ci saranno le fatidiche piazzole, che ospiteranno anche le sedute pubbliche o i gazebo dei locali, un tappeto di foglie. Come noto, invece, l’ente ha valutato di mascherare, in una sorta di camouflage, i cassonetti dei rifiuti (spostando quelli davanti alla gastronomia di fianco al Brocante e facendoli slittare fino alla fermata dell’autobus), attraverso corolle variabili a seconda della stagione. Vasi di ciclamini e viole gialle d’inverno, petunie, vinche e begonie d’estate. Il tutto coronato da gelsomini. «I cittadini sono contentissimi», ancora Cisint. Come rilevato da Englaro si sono ricavati spazi tali da poter attuare, in previsione del futuro termine del ciclo vitale dei tigli, piantati negli anni ’60, il cambio con altri fusti. Insomma, come è stato proclamato ieri, «un bellissimo boulevard» in viale. «Tutto il lavoro – sempre il sindaco – costa 83 euro a m², iva e costi accessori compresi. Un gran risultato rispetto a una qualsiasi opera pubblica stradale, il cui prezzo generalmente si attesta almeno sui 210 euro».

Nell’altrimenti, per la giunta, idilliaca mattinata una sola increspatura, quando al gruppone si è avvicinato l’ex alleato del 2016 Giuliano Antonaci. Interpellato sulla sua presenza ha replicato ad alta voce: «Sono venuto ad ascoltar le balle che vengono dette». Piccata la replica di Cisint: «La mancanza di educazione è proverbiale». —

Ti. Ca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo