La circonvallazione è un progetto nato negli anni Sessanta

PUNTI DI VISTA
La circonvallazione esterna della città è una idea pianificatoria relativamente recente che a Gorizia è arrivata nel 1966 con il piano regolatore di Luigi Piccinato. Di tale ipotesi è rimasto ad est il tronco della via Terza Armata fino dietro il colle del Castello, mentre il viale Venezia a Straccis è l’unico tratto rimasto della tangenziale ovest, un viale elegantemente alberato che poi avrebbe dovuto proseguire con una sopraelevata sulla valletta del Corno e ancora su pilotis dopo il ponte VIII Agosto fino alla 56 bis.
Formulava pure l’ipotesi di un ring interno che prevedeva un anello tra via Duca d’Aosta e il Corso, tra loro collegate a nord da via Mameli e a sud da via Trento, dove doveva sorgere il nuovo centro direzionale decentrato.
Da Trieste l’ingresso alla città avveniva per via Duca d’Aosta e da Udine per il Lungo Isonzo, innestandosi sul Corso con una nuova strada mai realizzata dopo l’Ospedale. Una circolare interna con pochi sensi unici e con a sud l’ultimo tratto del Corso sgravato dal ruolo di ingresso principale e sostanzialmente neutro.
Trent’anni fa la prima ipotesi del Piano del Traffico (che non può prevedere opere ma solo regolarizzazione dei flussi) vedeva la stessa circonvallazione esterna ad est, nulla ad ovest e un anello interno totalmente imperniato su piazzale Saba, dove si incontrano tutti, quelli che escono e quelli che entrano in città.
Per risolvere quel nodo in un sistema di sensi unici, non c’è soluzione diversa rispetto l’ingresso per via Duca d’Aosta e l’uscita dal Corso, altrimenti non potrebbero che esserci intoppi e file lunghissime.
Al fine di un utile dibattito, a cura del Sicet (sindacato per il territorio della Cisl) venne presentata una proposta alternativa nel 1992, presso la sala conferenze della Camera di Commercio, che prevedeva un collegamento pedonale da piazza Vittoria al Teatro (poi infatti realizzato con le vie Rastello, Monache, Mazzini e Garibaldi), a sua volta collegato ad una immaginifica zona pedonale provocatoriamente allungata sui due corsi, dal Parco della Rimembranza ai Giardini, aggirata da un percorso a senso unico ad anello che sale per via Duca d’Aosta e poi da piazza Medaglie d’Oro scende in uscita per le vie Brass-Fatebenefratelli.
Entrare in città “da dietro”, non pare molto eccitante e non pare proprio che sia inevitabile ridurre il Corso a senso unico. —
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