La città diventa crocevia dei cicloturisti Bike e bus fino a Trieste e a Capodistria

Monfalcone è industria, ma anche il suo litorale, la sua nautica, il Carso, i contenitori culturali e, perché no, anche uno snodo importante per il cicloturismo. Un settore in forte crescita al quale la città, all’incrocio del percorso Alpe Adria che da Salisburgo raggiunge Grado e del tracciato Adriabike che arriva fino a Ravenna, vuole fornire servizi adeguati. Come il trasporto bus+bici verso Trieste e Capodistria, dov’è possibile imboccare la ciclovia Parenzana, e dalla città slovena di nuovo verso Monfalcone, da cui inoltre si può proseguire verso Cormons.
Una soluzione, l’intermodalità, che consente di raggiungere le due città e il litorale sloveno in sicurezza, dato che di percorsi ciclabili tra la città dei cantieri e Trieste non ne esistono. Dopo la fase sperimentale che durerà fino al 26 agosto, l’amministrazione comunale punta quindi a consolidare l’iniziativa e a rendere la città un vero e proprio “hub” per il cicloturismo europeo. Al suo fianco l’ente locale ha trovato l’associazione Fiab Bisiachinbici, che da alcuni anni sta operando nel territorio per sviluppare l’uso delle due ruote. Non raramente diventando qualcosa più di un pungolo per le amministrazioni locali del territorio.
Comune di Monfalcone e associazione ieri hanno così sottoscritto un protocollo d’intesa che le impegna a promuovere il progetto Interbike 2 e quindi la possibilità di caricare le due ruote su pullman a Monfalcone e scendere a Trieste o Capodistria. In modo del tutto gratuito. Bisiachinbici una mano di certo la può dare a far conoscere il progetto e l’offerta turistica della città e del territorio circostante, perché Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta, di cui fa parte, conta 20 mila soci a livello nazionale e 1.500 in Friuli Venezia Giulia, oltre che interscambi con realtà simili a livello europeo. Sono state invece 70 mila le biciclette che nel 2017 sono transitate lungo la ciclovia Alpe Adria, il quarto percorso preferito dai cicloturisti tedeschi. «Nel 2019 il servizio sarà rafforzato – ha assicurato il sindaco Anna Cisint –. Ai collegamenti via bus vogliamo affiancare quelli via imbarcazione, con Grado, Trieste e sempre Capodistria. Anche per questo l’adeguamento dei fondali del porticciolo Nazario Sauro e del canale Valentinis è importante».
L’intermodalità è del resto la chiave di volta per far funzionare il cicloturismo, ha sottolineato ieri il presidente di Bisiachinbici, Nicola Pieri. Lo sviluppo dei percorsi ciclabili rimane comunque imprescindibile e non a caso anche Fiab sta lavorando per arrivare alla progettazione di un tracciato tra Monfalcone e Trieste, da cui partirà il 23 settembre la bicistaffetta che quest’anno vuole testare sul campo la possibilità di creare Aida, una grande ciclovia tra il capoluogo giuliano e Torino. Bisiachinbici si occuperà della manifestazione tra Trieste e Verona e ha già programmato, assieme al Comune, una sosta a Monfalcone della carovana di cicloturisti nella prima tappa fino a Udine.—
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