«La città è in balia di brutta gente»

L’allarme dei residenti del Ghetto: «Da tempo denunciamo questo scempio»
Foto Bruni Trieste 27.05.17 Via Malcanton-aggressione nella notte
Foto Bruni Trieste 27.05.17 Via Malcanton-aggressione nella notte

Nessuno dei residenti ha assistito a quella rissa, nessuno ha visto nulla se non al mattino, uscendo di casa, quella pozza di sangue evidente testimonianza che qualcosa di grave, sotto alle loro abitazioni, era accaduto. «Il venerdì e il sabato sera ormai assistiamo a scene che mai si erano viste a Trieste», testimonia Aldo Ronchelli, residente in Ghetto a trenta metri da dove è accaduto l’episodio all’alba di ieri mattina. «Da tempo denunciamo che la città, specialmente la notte, è in balia di brutta gente - aggiunge -. Forse vivere in periferia è diventato più sicuro che vivere in centro».

Ieri mattina mentre un addetto di AcegasApsAmga lavava la zona dalle chiazze di sangue, la gente attonita commentava. «Questi sono i segnali di un degrado evidente della società - sottolinea Marco Anzil, insegnante in pensione - che Trieste non era abituata ancora a vedere. Chi legge questi episodi come un singolo fatto di cronaca sbaglia». Tra i residenti del Ghetto pochi si sorprendono. «Era inevitabile capitasse prima o poi, sono anni che denunciamo lo scempio che il centro città è costretto a subire e il più delle volte veniamo anche indicati come vecchi bigotti o rompipalle che non lasciano divertire i giovani», tuona Silvano Vouch che risiede in piazza della Borsa.

Le finestre che si affacciano sul luogo dove è stato soccorso il giovane ferito, fanno riferimento ad appartamenti che ospitano uffici, residence, studi estetici, studi professionali. Anche su Capo di Piazza, dove è stato inferto il fendente alla gola del giovane, si affacciano per lo più uffici. Nessuno ha visto nulla. «Siamo alla frutta - commenta Giada Olivotto, commessa di un negozio di pelletterie di piazza della Borsa -. Stamattina (ieri, ndr) ho parcheggiato dietro all’Anagrafe e come al solito per raggiungere il mio posto di lavoro sono passata in via Malcanton: stavo per svenire. Nessuno sapeva nulla - riferisce - fino ad una certa ora, fino a quando i media non hanno pubblicato la notizia. Temevamo che qualcuno avesse sparato a un altro vista la quantità di sangue». Christa e Ines Sauter sono di Colonia. Alloggiano in un residence a fianco del municipio. Le due turiste sono arrivate venerdì notte e ieri mattina, uscendo per andare a fare colazione, si sono imbattute in quella scena agghiacciante. «Abbiamo preso paura - ammettono -, stanotte comunque non ci siamo accorte di nulla forse perché abbiamo tenuto le finestre chiuse».

Chi lavora e risiede in zona lamenta il fatto che non si sia provveduto a far lavare la strada prima che la città si rianimasse. «Per una questione di decoro e per rispetto a chi è stato aggredito», valuta Simonetta Gherlizzi. In zona sono ben evidenti alcune telecamere. «Questa zona la notte fa schifo - denuncia Antonella Berti - così come Cavana si trasforma in un orinatoio, in un luogo dove chiunque è libero di fare qualsiasi cosa: vomitare, gridare, cantare e dopo un anno dall’insediamento della nuova giunta non è cambiato nulla malgrado le nostre aspettative». «Il Ghetto sta vivendo un momento di trasformazione - osserva Stefano Lonza, titolare di Genuino - e noi esercenti ce la stiamo mettendo tutta per animarlo, curarlo e renderlo attraente anche a livello turistico. Abbiamo già avuto diversi incontri con l’assessore Lorenzo Giorgi e il consigliere Michele Babuder che ci sta affiancando nel nostro progetto e sono certo che poco alla volta riusciremo a far cambiare volto a questa fetta della città. In riferimento al fatto di cronaca accaduto - conclude l’imprenditore - in passato quando abbiamo chiesto di rafforzare i controlli durante la notte ci siamo sempre sentiti rispondere che mancava personale». Sul versante sicurezza il vicesindaco Pierpaolo Roberti precisa: «Il personale della polizia locale a quell’ora della notte non presidia il territorio - spiega - perché per una questione di sicurezza a quell’ora possono lavorare solo agenti armati. È proprio per questo motivo, per dare risposte concrete ai cittadini su questo versante, che abbiamo proposto di armare gli agenti della municipale». (l.t.)

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