«La città isontina è la meno dinamica»

Un recente rapporto dell’Ires la indica come anello debole del sistema

Gorizia “anello debole” del Gect Go. Non sono molto lusinghiere le conclusioni della ricerca svolta da Ires Fvg nell’ambito del progetto Sea-Social economy agency, finanziato dall’Ue. L’indagine, intitolata “Gorizia e il Gect Go tra innovazione e declino” e a cui abbiamo dedicato spazio anche recemente, è un report statistico che ha messo a confronto il capoluogo isontino, Nova Gorica e Šempeter Vrtojba con Trieste, Udine, Lubiana e Capodistria. In particolare, sono stati valutati sei ambiti: competitività economica, capitale umano, partecipazione civica e politica, trasporti, ambiente e qualità dei servizi. Fra i dati positivi, il versante italiano contribuisce a innalzare, nel territorio transfrontaliero, la qualità dei servizi socio-sanitari come dimostrano la maggior speranza di vita alla nascita (81,7 anni, +0,9 rispetto al valore complessivo del Gect Go), sia l’assenza di mortalità infantile, sia i livelli di offerta culturale (otto musei, pari a 2,3 ogni diecimila abitanti).

Ma ci sono alcune dati piuttosto preoccupanti per Gorizia: a confronto con le due municipalità limitrofe (Nova Gorica e Šempeter Vrtojba) e con le altre quattro interessate all’indagine (Udine, Trieste, Lubiana e Koper Capodistria), «Gorizia - si legge nell’indagine - manifesta i più evidenti rischi di un possibile declino strutturale nel medio e lungo periodo, evidenziando il peggior trend imprenditoriale nel quadriennio 2009-2012 (-2,4% rispetto al +1,5% di Nova Gorica, +1% di Šempeter Vrtojba e al -2,3% di Trieste, +1,3% di Udine, +7,1% di Lubiana e +9,1% di Koper Capodistria); una percentuale inferiore di imprese attive nell’economia ad alta intensità di conoscenza (13,1%, ultimo posto dietro al 13,8% di Trieste, al 19,8 per cento di Udine e Šempeter Vrtojba, al 23% di Nova Gorica e alla due performance di Koper Capodistria e Lubiana); la minor capacità, in rapporto alla dimensione demografica, di attrarre forza-lavoro e nuove competenze professionali (37,6 occupati ogni 100 abitanti che è il valore minimo a confronto com i 45,5 di Nova Gorica, i 73,1 di Šempeter Vrtojba e i coefficenti delle rimanenti quattro città); il più basso rapporto fra gli abitanti con livello d’istruzione avanzato e la popolazione di età compresa fra 25 e 64 anni, pari a 24,9 e inferiori agli indici di Šempeter Vrtojba (30,6), di Nova Gorica (28,1) e degli altri ambienti urbani.

Alla fine dell’analisi, l’immagine di Gorizia che affiora dalla ricerca è quella di una città pulita, sana ed efficiente nell’erogare servizi ai cittadini ma «scarsamente competitiva e ancora impreparata a reinventarsi una vocazione produttiva slegata dalle memorie della cortina di ferro», l’amara conclusione di Ires Fvg.

(fra.fa.)

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