La comunità slovena del muggesano raccontata in un libro

MUGGIA. «Un libro che non vuole riscrivere la storia di Muggia e dintorni, ma vuole dare un ruolo alla presenza della comunità slovena che è da sempre presente in questo luogo». Mirna Viola,...
Lasorte Trieste 27 06 05 - Muggia - S.Barbara
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MUGGIA. «Un libro che non vuole riscrivere la storia di Muggia e dintorni, ma vuole dare un ruolo alla presenza della comunità slovena che è da sempre presente in questo luogo». Mirna Viola, presidente dell'associazione degli sloveni del comune di Muggia "Kiljan Ferluga", ha presentato così "Notizie da Muggia e dintorni – Della storia degli sloveni del Muggesano", la pubblicazione scritta in sloveno e in italiano dal giovane storico Štefan Cok, dalla professoressa Marta Ivašic e dal defunto maestro e operatore culturale Kiljan Ferluga. Il volume racconta della storia di Muggia, in particolare si sofferma sulla presenza degli sloveni in un territorio più vasto dell’odierno comune, un territorio che parte dal golfo di Muggia per arrivare ad Ospo, Škofije, Capodistria, Premancan, Crevatini, AncaranO fino a Muggia Vecchia. «Prima che il confine di stato le dividesse queste terre condividevano la stessa storia – ricorda Viola -. Quando i confini si sono delineati e chiusi, gli sloveni si sono ritrovati divisi: nella repubblica slovena si sono ritrovati a far parte della maggioranza, in Italia invece sono diventati parte della comunità linguistica slovena». Tutti i centri culturali sloveni fino a quel momento si erano sviluppati sui colli muggesani. Successivamente dovevano pensare alla conservazione della propria cultura e della propria lingua anche gli sloveni del comune di Muggia. Così è nato dapprima il coro Jadran, subito dopo è nata l'Associazione degli sloveni del comune di Muggia che prende nome dal primo presidente Kiljan Ferluga. L'associazione ha poi aiutato a costituire la scuola d'infanzia e la scuola elementare con lingua d'insegnamento slovena che tutt'ora operano a Muggia e in cui crescono bambini e ragazzi che imparano la lingua e la cultura slovena. In questo periodo il più importante ruolo l'ha avuto Kiljan Ferluga, che era presidente dell'associazione ed era consigliere comunale. «A lui gli sloveni sono molto riconoscenti – conclude Mirna - poiché senza la sua tenacia, forse, gli sloveni si sarebbero assimilati alla maggioranza italiana che ha una forte influenza su questa comunità, forse molte più persone avrebbero dimenticato la lingua slovena».

Riccardo Tosques

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