La Contrada al verde: “tagliati” Cochi e Renato

«Non si sa mai, non si sa mai, quello che al mondo ci può capitar», cantavano anni fa il “Poeta e il contadino” alias Cochi e Renato. Può capitare anche che le repliche del loro spettacolo, “Quelli del cabaret” vengano tagliate. Non perchè non c’è pubblico, ma perchè non ci sono soldi. Il due comico sarà a Trieste il 15 marzo e vi rimarrà fino a giovedì 21 e non fino a domenica 24. La crisi e i tagli alla cultura da parte della Regione ha costretto la Contrada a rivedere la programmazione. Come è già successo al Rossetti che ha annullato il balletto della Scala.
Il Teatro Stabile privato ha dovuto intervenire su accordi e contratti già firmati e su attività preventivate e programmate l’anno scorso. «Le terribili diminuzioni di risorse operate dalla Regione al comparto della cultura - sottolinea Livia Amabilino, presidente della Contrada -, è bene dirlo, mettono a rischio il regolare svolgimento quotidiano delle attività, nonostante la promessa di qualche piccolo aggiustamento in positivo».
La Contrada, comunque, a parte la sospensione delle tre repliche, non ha modificato il cartellone della stagione e ha trovato una soluzione che in qualche modo può accontentare gli abbonati. A questi infatti la Contrada offrirà la prelazione sui posti disponibili nei sei turni precedenti e, a titolo di «risarcimento», la possibilità di assistere a tutti i prossimi spettacoli fuori abbonamento in scena al Teatro Bobbio al prezzo di due euro. Si tratta di «Mind juggler» con il mentalista Francesco Tesei (21 febbraio), lo spettacolo di danza «Firefly» con la compagnia Evolution Dance Theater (27 marzo) e «Non ce ne importa niente», concerto-spettacolo delle Sorelle Marinetti (20 aprile).
«Come le altre strutture teatrali cittadine - aggiunge Livia Amabilino - per la Contrada è tempo di bilanci artistici e soprattutto economici, alla luce delle diminuzioni di risorse operate dalla Regione al comparto della cultura nel 2013, che mettono a rischio il regolare svolgimento quotidiano delle attività. La difficoltà naturalmente è quella di operare tagli su accordi e contratti già firmati e su attività preventivate e programmate l’anno scorso per il Ministero dei beni culturali e artistici».
Per il futuro la presidente della Contrada mostra un certo ottimismo: «Per fortuna nella stesura del bilancio preventivo 2013 le risorse ministeriali dovrebbero rimanere quasi immutate e il Comune dei Trieste ha confermato un aumento del contributo con un grande impegno in questo momento di crisi. La volontà è non perdere le risorse che arrivano dallo Stato e che la Contrada spende e investe nella nostra Regione. Sarebbe veramente un ulteriore impoverimento del nostro territorio se questi investimenti venissero dirottati altrove! Ma la Contrada sta cercando di far fronte a queste difficoltà con tutte le risorse a disposizione. Riducendo ancora i costi, operando qualche taglio al personale, doloroso ma indispensabile, mettendosi in rete con gli altri teatri».
«Noi continuiamo quindi nella nostra opera di servizio pubblico di divulgazione della cultura teatrale - aggiunge Livia Amabilino - perché i giovani vedano che non c’è solo Corona o altri esempi negativi come modello ideale ma i grandi maestri del pensiero e dell’arte. Un aspetto ci conforta: l’affetto immutato del pubblico e la frequentazione e il gradimento dei nostri spettacoli».
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