La Coop del Pesce acquista la “Baia degli Uscocchi”

La srls del libanese Dandash ha pagato i 180mila euro per il ristorante-albergo del Villaggio del Pescatore. Dopo la ristrutturazione l’obiettivo è rivenderlo
Di Ugo Salvini

DUINO AURISINA. Il saldo, di 162mila euro, è stato pagato nel rispetto dei termini di legge. Da oggi la Coop del Pesce srls è a tutti gli effetti la nuova proprietaria della Baia degli Uscocchi, il ristorante del Villaggio del Pescatore che ha subìto, negli ultimi anni, una serie di vicissitudini di notevole gravità. La srls ha provveduto, allo scadere dei 90 giorni previsti dall’ordinanza di vendita, a saldare il prezzo d’acquisto, che ammonta a 180mila euro complessivi. In sede d’asta, i rappresentanti della Coop del Pesce avevano accompagnato la loro offerta versando la cauzione prevista dalla legge, pari al 10% del valore, cioè 18mila euro. Negli ultimi giorni hanno versato il rimanente, cioè 162mila euro, chiudendo così nel modo migliore un iter che ha tenuto in sospeso i soggetti interessati alla vicenda per mesi.

Tutto era iniziato lo scorso marzo, quando il giudice aveva delegato l’avvocato Biagio Terrano al compimento delle operazioni di vendita dell’immobile pignorato, ovvero i muri della Baia degli Uscocchi, per morosità del proprietario. A maggio c’era stato un primo tentativo di vendita a un prezzo di poco superiore ai 200mila euro, ma l’asta era andata deserta per mancanza di offerte, così come la seconda. Successivamente il giudice aveva fissato per ottobre una terza asta, a un prezzo inferiore, nell’auspicio che qualcuno si proponesse. A farsi avanti è stata la Coop del Pesce, che ha completato l’operazione. Fra l’altro, l’amministratore unico della srls, Dandash Fadlallah, ha dichiarato l’intenzione di voler ritrasferire l’immobile entro cinque anni dal decreto e quindi di voler fruire delle agevolazioni fiscali previste quando si sceglie questa modalità. «Si tratta di quei vantaggi indicati dalla legge dell’8 aprile 2016 n. 49, poi prorogate dalla legge di Stabilità - spiega l’avvocato Terrano -, relative agli acquisti immobiliari giudiziari da parte di soggetto che svolge attività d’impresa. Vantaggi che permettono, in presenza di uno specifico impegno a ritrasferire la proprietà entro cinque anni, di godere di un sensibile abbattimento delle imposte sull’acquisto effettuato in sede d’asta».

In sostanza, la Coop del Pesce ha dovuto pagare soltanto 600 euro relativi alle imposte di registro, ipotecaria e catastale, ciascuna delle quali impegna per 200 euro, e non altro. «Il nuovo acquirente - riprende l’avvocato Terrano - mi ha dichiarato che intende eseguire i lavori di ristrutturazione alle parti esterne del fabbricato, quelle per intenderci relative all’attività di ristorazione».

Il ragionamento fatto con ogni probabilità da Dandash Fadlallah riguarda la potenziale rivalutazione di cui l’immobile potrebbe beneficiare nel corso del prossimo quinquennio. Rimesso a nuovo l’edificio e rilanciata l’attività di ristorazione che lo ospita, nel corso del tempo potrebbero essere più d'’uno gli acquirenti intenzionati a proporsi per rilevare la Baia degli Uscocchi che la Coop del Pesce è riuscita ad aggiudicarsi, in sede d’asta, a un prezzo oggi commercialmente valido.

Certo molte sono le variabili e molto dipenderà dall’andamento che prenderanno i mercati relativi alle attività di ristorazione nel prossimo futuro. Ma indubbiamente, in questa fase, l’operazione fatta dalla srls è valida.

«Per ora - conclude l'avvocato Terrano - abbiamo completato una prima fase che ha permesso di chiudere varie partite e questo è già un ottimo risultato».

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