La Croazia comprerà dodici caccia militari

ZAGABRIA. E la Croazia ci riprova. Dopo che la prima gara per l’acquisto di 12 caccia militari (una squadriglia) è andato a vuoto per l’opposizione degli Stati Uniti all’acquisto della sua tecnologia montata sugli F-16 Barak che Zagabria stava per comperare da Israele, è partita una nuova offerta internazionale a 26 Paesi e, nonostante i dati siano rigorosamente tenuti segreti, è trapelato che, fino ad oggi, tredici sono state le proposte giunte al ministero della Difesa croato tra cui l’Italia che ha offerto i suoi Eurofighter. Delle offerte giunte otto, tra cui quella italiana, si riferiscono ad aerei già usati, cinque ad aerei nuovi.
Secondo le informazioni riferite dal quotidiano Vecernji List gli Stati Uniti offrono alla Croazia due nuovi tipi di aeromobili, l'F16 Block 70/72 e l'aereo più ricercato in Occidente: l'F35. La Francia è scesa in campo con il nuovo Rafale e il Mirage 2000 usato. Gli svedesi sono tornati all’attacco con il nuovo Gripen Jas-39 C/D. Gli italiani, come detto, offrono gli Eurofighter che nessuno vuole perché sono "perfetti" e terribilmente costosi da mantenere. Norvegia e Danimarca stanno sostituendo i loro vecchi F-16 con i nuovi F-35, quindi hanno presentato le proprie offerte per i jet usati. Considerando che si tratta di aerei molto ben utilizzati e che gli F-16 norvegesi hanno fino a 10.000 ore di volo, l'interesse croato sarebbe molto alto. Secondo quanto riferito, anche Israele è tornato in gioco, ora si cala nell’affare con l'americana Lockheed Martine e offre, secondo quanto riferito, ancora gli F-16 Barak. E questo è molto strano, considerando che sui Barak è fallita l'ultima gara perché gli Usa si sono opposti ufficialmente perché gli israeliani lo "spogliano" del Blocco 30 originale. Se gli israeliani offrissero un assetto molto più giovane, che corrisponde al Blocco 50/52, allora Zagabria avrebbe qualche cosa di nuovo da valutare.
Il governo croato, dicono le fonti, aspetterà ancora circa un mese affinché un altro Paese mostri interesse, contando sulla Grecia, che potrebbe offrire l’F-16 50/52 più giovane e il Mirage 2000. Nel frattempo, sarà selezionato il comitato al quale saranno delegate le proposte giunte a Zagabria che avrà sei mesi per rispondere. Quindi, entro la prossima estate, il comitato sceglierà un modello di aereo usato e uno nuovo che presenterà al governo. L’eventuale contratto di acquisto verrebbe così firmato entro la fine del 2020. Sarà difficile che l’intero iter venga completato durante il mandato dell’attuale governo croato. I consulenti personali del premier Andrej Plenković, Zvonimir Frka Petešić e Robert Kopal sono i relatori principali, con l'unità militare tagliata a soli 4 dei 16 membri precedenti.
Gli analisti pensano che la Croazia abbia bisogno di sapere in anticipo quanti soldi siano a disposizione per l’investimento militare e che tipo di velivolo si sta cercando. L'ex capo dell’Aeronautica militare croata (Hrz), generale Josip Štimac sostiene che non vale la pena aspettare anni per il nuovo F-16 perché è un aereo di quarta generazione e non sarà molto dissimile dall’F-35. Sarebbe utile, invece, l'acquisto del nuovo Jas-39 Gripen E/F, ma viene preso in considerazione anche l'acquisto del Gripen C/D usato. L’ex generale non comprerebbe nemmeno un nuovo Rafale, ma acquisterebbe un Mirage 2000 usato. Il problema è che l’Aeronautica militare croata ha pochissimi piloti di caccia ed è quindi necessario addestrarne di nuovi prima possibile. —
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