«La difesa del Tribunale diventi caso nazionale»

L’esortazione di Tondo all’incontro di Autonomia responsabile: «Chiusura molto penalizzante per la comunità»
Di Roberto Covaz
Bumbaca Gorizia 02_05_2016 Incontro su futuro Tribunale © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 02_05_2016 Incontro su futuro Tribunale © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

«La chiusura del Tribunale di Tolmezzo ha determinato un radicale impoverimento della comunità. A rimetterci non sono stati solo gli addetti ai lavori ma la città nel suo complesso. Gorizia non permetta che si ripeta lo stesso errore. La difesa del Tribunale deve essere una battaglia da combattere a livello nazionale, creando anche un’alleanza con le città i cui Tribunali sono analogamente a rischio». Così Renzo Tondo, consigliere regionale di Autonomia responsabile e già presidente della Regione e sindaco di Tolmezzo, nel tirare le conclusioni del concreto convegno organizzato dal coordinatore provinciale di Ar, Fabrizio Oreti, e dedicato appunto alla difesa del Tribunale di Gorizia. Quello di ieri rappresenta il primo appuntamento organizzato da un partito politico sul tema-giustizia, dopo le manifestazioni del circolo Rizzatti-Nuova Iniziativa Isontina.

«Con estrema chiarezza - ha scandito le parole Tondo - dico che è giusto accorpare l’area dell’ex pretura di Palmanova al Tribunale di Gorizia».

Con ciò sostenendo quanto affermato dal presidente dell’Ordine degli avvocati, Silvano Gaggioli, che nel suo intervento ha ribadito ancora una volta quando un riequilibrio dei Tribunale in Fvg sia la soluzione per garantire in futuro la salvezza del Tribunale isontino. «Oggi messa in forte rischio - ha anticipato Gaggioli - perché è caduto il vincolo di essere capoluogo di provincia per poter mantenere il Tribunale».

Molto articolato il dibattito. Hanno parlato il consigliere regionale Ziberna, l’assessore comunale Pettarin, Devetag di GoPolis, il presidente dell’ordine dei commercialisti Lapovich, Ceccotti della Camera di commercio, Fornasir del circolo Rizzatti e altri cittadini.

Autonomia responsabile lancia un appello a tutte le forze politiche isontine affinché si crei un fronte comune per la difesa dell’azienda-Tribunale «nell’interesse di tutta la città e non solo di alcune categorie professionali».

Tondo ha aggiunto che se venisse chiuso il Tribunale di Gorizia la città subirebbe un impoverimento irreversibile, con conseguenze molto pericolose sull’unità regionale e dunque sulla sua specialità.

Toni severi nei confronti della presidente Serracchiani e dei consiglieri regionali isontini del centrosinistra («costretti a obbedire ciecamente agli ordini di scuderia»). La spoliazione di Gorizia - secondo Devetag - è il frutto di una strategia politica ben precisa che «trova nel Monfalconese un alleato fedele». Fornasir non ha nascosto il fatto che il Monfalconese e il Cervignanese manifestino “sensibilità” diverse rispetto a Gorizia nella difesa del Tribunale.

Oreti ha annunciato ulteriori iniziative.

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