La Digos media: occupazione conclusa all'Oberdan

I ragazzi sono barricati all’interno del liceo prima dell’inizio delle lezioni: "Resisteremo fino a venerdì". Poi la trattativa: in serata l'edificio è stato liberato

La protesta degli studenti triestini da questa mattina ha un nuovo “polo” di riferimento: il liceo scientifico Oberdan è stato occupato da almeno un centinaio di ragazzi che si sono impossessati della sede centrale fin dalle prime ore dell’alba, barricandosi all’interno. Portoni e finestre risultano sprangati e tappezzati da striscioni su cui campeggiano slogan e invettive rivolte al governo e alle istituzioni. Quattro studenti sono usciti per parlare con la preside, mentre professori e personale non docente sono stati costretti a rimanere all’esterno dell’edificio. "Abbiamo intenzione di resistere fino a venerdì", hanno affermato inizialmente i portavoce della protesta.

Ma la Digos non era d'accordo e ha imposto ai manifestanti un ultimatum. "Se la scuola non verrà sgomberata di spontanea volontà, allora facciamo irruzione". Alla fine, dopo lunga mediazione, i ragazzi hanno deciso di desistere e andarsene spontaneamente.

L’obiettivo della protesta erano i tagli imposti dal governo al sistema scolastico, le riforme che non vengono accettate e una situazione strutturale e logistica dello stesso liceo che si può definire eufemisticamente “precaria”, vista l’indiscutibile fatiscenza di alcune zone dell’istituto.

Gli studenti che non hanno partecipato attivamente alla protesta sono rimasti a lungo assiepati nel cortile e nelle immediate adiacenze dell’Oberdan. Lezioni teoricamente regolari nella succursale, ma molti dei liceali più giovani hanno scelto di riversarsi a loro volta in strada. La foto è di Francesco Bruni.

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