La “famiglia” della Pallavolo Mossa in festa
Le ragazze raggiungono, dopo 25 anni, la serie C. La soddisfazione e l’orgoglio di un intero paese

MOSSA. Grande festa per la formazione femminile della Pallavolo Mossa che ha raggiunto la tanto attesa promozione in serie C. Venticinque anni dopo aver ceduto la C e cinque anni dopo la promozione in serie D, il Gsp Mossa è riuscito a mettere in campo un’altra formazione vincente: Lisa Delpin, Carolina Cilino, Martina Tavagnutti, Sabina Castellano, Linda Schiavi, Martina Cipolla, Giulia Fregonese, Noemi Russian, Nicole Cucit, Enrica Faidiga, Fiorenza Humar, Sara Broccolo, Elettra Panozzo e Daniela Grion, una rosa affollata e che ha visto mescolarsi giovani promesse a giocatrici d’esperienza. Un gruppo che ha diversi e notevoli punti di forza: la determinazione che le giocatrici titolari hanno dimostrato, l’abnegazione e la grinta portata in campo dalle atlete che partivano fuori campo, l’entusiasmo e la passione di due giovani allenatori, Simone Farfoglia e Sara Baldassi, che hanno superato se stessi.
Non si può dire che il percorso delle grilline sia stato semplice, la vittoria non è mai stata scontata e nella prima fase le ragazze hanno incontrato qualche difficoltà. Dopo aver avuto accesso come fanalini di coda ai play off, la musica è cambiata. Le mossesi hanno tirato fuori la cattiveria agonistica e hanno saputo mantenere lucidità in ogni singola azione, ogni sabato. La palestra di casa non è mai stata espugnata e alla fine le ragazze, dopo essere matematicamente promosse a due settimane dalla fine del campionato, non si sono accontentate e sono andate a prendersi con orgoglio il primo posto. Determinanti per la vittoria sono stati anche una società in grado di fare della palestra di Mossa una casa per gli atleti e i fans; e un pubblico d’eccezione, capitanato dai villains di Villa Vicentina, gemellati con il Gsp Mossa nella lotta per la promozione.
«Quella di Mossa è una famiglia, più che una squadra, composta dalle atlete e dalle ex atlete che non a caso non abbandonano mai gli spalti, dagli allenatori, quelli della prima squadra tanto quanto gli altri, che hanno aiutato le ragazze durante tutto l’anno, dalla presidentessa e dai dirigenti, e da tutti coloro che ogni sabato occupano gli spalti. Una squadra vittoriosa, una famiglia vincente», raccontano i dirigenti, ovviamente molto orgogliosi dei risultati raggiunti sul campo.
(fra.fa.)
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