La farmacia sequestrata era monitorata da mesi
RONCHI DEI LEGIONARI. Disposto il sequestro preventivo della farmacia “Alla Stazione” di Vermegliano, a Ronchi dei Legionari, su richiesta del pubblico ministero e stabilita dal Giudice per le...

Bonaventura Monfalcone-02.07.2017 Locale sotto sequestro-Farmacia-Vermegliano-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
RONCHI DEI LEGIONARI. Disposto il sequestro preventivo della farmacia “Alla Stazione” di Vermegliano, a Ronchi dei Legionari, su richiesta del pubblico ministero e stabilita dal Giudice per le indagini preliminari, del Tribunale di Gorizia, si attendono gli sviluppi delle indagini. I reati contestati al titolare dell’attività, il dottor Fabio Canali, al quale sabato è stato notificato il provvedimento con l’apposizione dei relativi sigilli, sono quelli relativi alla vendita di medicinali senza la ricetta obbligatoria, nonché la somministrazione di farmaci da parte di personale non abilitato. Fatti, come ha osservato ieri il procuratore capo della Procura di Gorizia, Massimo Lia, penalmente rilevanti e per i quali, considerato il pericolo di reiterazione dei reati, è stato deciso il sequestro preventivo dell’attività.
Le tesi accusatorie configurabili nei confronti della conduzione di questa farmacia, pertanto, sono tali da poter esercitare l’azione penale. Una situazione che apre la strada per il possibile rinvio a giudizio a carico del farmacista di Vermegliano, in virtù del fatto che i reati contestati sono sostenibili al fine di addivenire al processo.
Il procedimento penale quindi è in corso, mentre va considerata comunque la richiesta di dissequestro da parte del farmacista. Un procedimento pertanto caratterizzato da innumerevoli aspetti e “variabili”, quindi non è possibile capire nemmeno per quanto tempo la farmacia rimarrà chiusa.
Il sequestro eseguito dai militari del Nucleo antisofisticazione di Udine, avvenuto sabato mattina, è frutto di una indagine durata alcuni mesi.
Alla farmacia i carabinieri del Nas, infatti, avevano effettuato più di una “visita” all’attività, in tenuta borghese. Durante questa operazione sono emerse le condotte passibili di contestazione, essendo ripetute le vendite di farmaci senza ricetta o la somministrazione delle medicine da parte del commesso. Il tutto è nato da un controllo a campione che i Nas eseguono sull’intero territorio regionale. Si chiama “monitoraggio farmacie”.
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