La favola straordinaria di “Becco di rame”

Becco di Rame e il veterinario toscano Alberto Briganti sono i protagonisti straordinari di un vicenda che tocca il cuore e infonde speranza che sarà raccontata domenica alle 15 al Bastione Kindergarten nell’incontro condotto dal giornalista-scrittore Roberto Covaz. Una delicata e reale favola dei nostri giorni centrata sulla fantasia e determinazione a superare le difficoltà. Becco di Rame, che prima di incontrare Alberto nel suo studio si chiamava Ottorino, è uno splendido esemplare maschio di oca Tolosa. In una notte di tempesta si trovò a dover difendere i suoi piccoli dall’assalto mortale di una volpe. Nella lotta contro i denti aguzzi del predatore perse il becco. Soccorso da Alfredo e Gisella, proprietari della fattoria dove vive, venne portato nell’ambulatorio di Alberto. Senza becco il pennuto non poteva magiare e dunque la fine sarebbe stata certa. «Mi ricordai, spiega il dottor Briganti; che proprio alcuni giorni prima mi erano capitati per le mani dei fogli di rame. Con le forbici forgiai una protesi leggera e resistente che fissai al capo del malcapitato». Fantasia e una tecnica innovativa hanno dunque permesso il miracolo, non solo di salvare Becco di Rame ma di creare un circuito positivo. La bella favola dell’oca coraggiosa è diventata protagonista di una collana di libri illustrata per bambini che narra le avventure in un mondo scandito da ritmi naturali e caratterizzato dalla presenza di tanti simpatici animali, e forse sarà un film. Gli introiti derivanti dalla vendita dei libri e degli oggetti del marchio, ma anche le donazioni di privati sostengo una fondazione nata di questa esperienza con l’obiettivo di aiutare i giovani atleti appartenenti al mondo dei protesici-disabili, esaltando i valori di condivisione e aiuto presenti nella favola a favore di persone svantaggiate. Lo sport è una grande opportunità per ragazzi speciali, con diversità fisiche o psichiche, di rinascita con una forza in più per affrontare e vincere le grandi sfide nella vita. La storia di Becco di Rame è la prova che le difficoltà di partenza possono essere superate. Inoltre a ciò la fondazione intende lavorare per la cura e salvaguardia degli animali selvatici in difficoltà accolti nel centro di recupero creato dal veterinario toscano, favorire la diffusione della pet therapy, valorizzare nuove energie di positività e gestire al meglio il legame animale-uomo, ma anche sostenere delle borse di studio per giovani veterinari. Alberto Briganti per oltre 20 anni si è occupato di animali selvatici nella clinica veterinaria e nel centro di recupero animali che ha fondato a Figline Valdarno in provincia di Firenze. Fra le attività del centro anche la valorizzazione delle sue esperienze nell'educazione scolastica divulgando il concetto fondamentale di rispetto per gli animali fra i giovani e la progettazione di strutture di accoglienza. E’ docente alla facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna nella specializzazione marketing e management per piccoli animali, ha sviluppato concetti innovativi relativi all’immagine del professionista, è autore di saggi apprezzati a livello internazionale. Il suo sogno è che Copperbeak , traduzione inglese di Becco di Rame, venga adottata come mascotte delle Paralimpiadi del 2016 a Rio.
Margherita Reguitti
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