La Ferriera supera l’esame di Serracchiani

La presidente, nella prima ispezione con il prefetto, verifica il rispetto dell’Aia: «Cittadini preoccupati. Continuiamo a vigilare»
Di Gianpaolo Sarti

La Ferriera passa l’esame di Debora Serracchiani. La presidente della Regione, nella sua prima ispezione dello stabilimento, ieri ha decretato il “rispetto” di quanto previsto dall’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale. Il timbro della governatrice, nonché commissario straordinario per l’area di crisi industriale complessa, è destinato a pesare sull’immediato futuro della fabbrica. A cominciare dalle scelte del sindaco Roberto Cosolini che ha promesso di esprimersi su un eventuale stop dell’area a caldo entro le elezioni.

La presa di posizione di Serracchiani, peraltro a pochi giorni dalla mobilitazione del Comitato 5 dicembre, arriva nello stesso giorno in cui la giunta regionale decide di archiviare il procedimento di diffida avviato nei confronti di Siderurgica Triestina a causa dell’impatto acustico provocato dalla fabbrica. La decisione è stata assunta in un sopralluogo dell’altroieri della direzione centrale Ambiente della Regione. L’organismo ha accertato il completamento degli interventi di insonorizzazione dei ventilatori indicati come «prioritari» dall’Aia. La diffida era scattata lo scorso 16 marzo, dopo che era stato segnalato il mancato rispetto della prescrizione. «Con la conclusione dei lavori di mitigazione acustica, indicati nell’allegato B del decreto, vengono meno i presupposti della diffida stessa» conferma una nota della giunta.

Ma ieri Serracchiani era sul posto la visita ispettiva. Era accompagnata dal prefetto Anna Paola Porzio, oltre che dai tecnici di Siderurgica Triestina: la presidente ha voluto appurare in prima persona la realizzazione degli interventi indicati dall’Accordo di programma siglato nel novembre 2014 e il rispetto degli adempimenti prescritti dall’Aia rilasciata dalla Regione a fine gennaio scorso. Serracchiani, che ha domandato di vedere in azione i nuovi impianti di aspirazione e le cabine di insonorizzazione, ha potuto constatare anche la pavimentazione delle strade interne e del retrobanchina. Il sopralluogo si è poi spostato nella centrale Elettra, acquisita da Siderurgica Triestina a gennaio, per concludersi nel nuovo impianto di laminazione a freddo. «La visita conferma la volontà di monitorare costantemente l’attività di Siderurgica Triestina rispetto alla necessità di garantire che la produzione industriale avvenga in un contesto di sicurezza e salute per i lavoratori e per i cittadini che vivono nell’area circostante lo stabilimento», ha spiegato la presidente. «Abbiamo potuto verificare come l’azienda stia agendo secondo quanto previsto dall’Accordo di programma e dall’Autorizzazione integrata ambientale. L’attenzione e la preoccupazione espresse da molti cittadini nei confronti di uno stabilimento che nella sua lunga storia passata ha presentato varie criticità - ha puntualizzato Serracchiani - vanno considerate seriamente. Siamo qui perché sentiamo la responsabilità istituzionale di vigilare, e continueremo a farlo con gli strumenti di controllo che sono a disposizione della Regione, dell’Arpa e dell’Azienda sanitaria».

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